Societa'
Torna in Aula alla Camera il disegno di legge sul Biotestamento
ROMA, 19 APRILE – Oggi in Aula si torna a parlare di biotestamento: sono un centinaio gli emendamenti da votare, mentre si riaccende la polemica dalle associazioni cattoliche in merito all'articolo della legge che prevede la possibilità di disporre la sospendere di nutrizione e idratazione artificiale per il momento in cui non si fosse più capaci di intendere. [MORE]
Per l'Aris, associazione delle strutture sanitarie cattoliche, non si può infatti condividere il fatto che nutrizione ed idratazione "siano ascritte alla determinazione del paziente e rese indisponibili alla responsabilità del medico".Il decreto è stato reso ancora più di attualità dopo i casi di eutanasia assistita in Svizzera da parte di cittadini italiani aiutati da dirigenti dell'Associazione Coscioni.
Da un primo sondaggio è emersa la contrarietà dei deputati di Ap ed anche alcuni cattolici del PD, decisivo sarà il voto dei cinque stelle. Il ddl prevede che per depositare le proprie disposizioni sul fine vita ci si dovrà rivolgere a un notaio o pubblico ufficiale, ma sarà possibile farlo anche davanti a un medico del servizio sanitario nazionale: le volontà sono sempre revocabili ed ognuno potrà disporre il rifiuto dei trattamenti sanitari, incluse la nutrizione e l'idratazione artificiali.
La base di tutti gli emendamenti è che "ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento (« DAT »), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali”. Prevista anche la figura del fiduciario, cioè una persona scelta dal paziente che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
Maria Minichino
(fonte immagine ilmessaggero.it)