Torna a camminare con gambe robot, la storia di Amanda
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Torna a camminare con gambe robot, la storia di Amanda

lunedì 24 ottobre, 2011

LONDRA (INGHILTERRA), 24 OTTOBRE 2011 – Amanda Boxtel, 42 anni, originaria dell'Australia, ha coronato il suo sogno di ritornare a camminare dopo quasi vent'anni: era dal 27 Febbraio del 1992, infatti, a causa di un incidente sugli sci, che la donna era bloccata su una sedia a rotelle. Soffre di una lesione midollare che l'ha paralizzata per sempre. O meglio, fino ad oggi.[MORE]

Il sensazionale progetto fu avviato dall'università di Berkeley per scopi militari: l'esoscheletro, composto da ossa di acciaio e fibra di carbonio, avrebbe dovuto consentire ai marines statunitensi di attraversare senza troppe difficoltà zone accidentate e di portare con minor fatica sulle proprie spalle carichi superiori a 60 chilogrammi. La Berkeley Bionics, in seguito, comprò il progetto riuscendo a svilupparlo, grazie all'ausilio dell'università, per scopi civili.

Sarebbe di fatto costituito da un piccolo zaino con batterie al litio, due ossa in acciaio e carbonio agganciate agli arti inferiori e supportate da alcuni sensori in grado di leggere i movimenti, ed infine due stampelle su cui far leva.

Amanda, testimonial del miracolo tecnologico americano, in un primo momento scettica, è scoppiata a piangere una volta messo un piede dopo l'altro e ricominciato a camminare dopo tanti anni. L'unica pecca del dispositivo sarebbe l'attuale prezzo di mercato, che si aggirerebbe intorno ai centomila dollari. Tuttavia, la tecnologia può vantare un ulteriore passo in avanti che da oggi consentirà a quanti bloccati su una sedia a rotelle di tornare a camminare. Per molti una banalità, per altri un sogno che si avvera.

Nicola Capolupo


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