Cerca

Torino, scoperta cellula Isis: ma gli arresti non sono eseguibili per questioni procedurali

Claudio Canzone
Condividi:
Torino, scoperta cellula Isis: ma gli arresti non sono eseguibili per questioni procedurali
Notizia in evidenza
Occhio alla notizia
Tempo di lettura: ~2 min

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

TORINO, 16 NOVEMBRE - La Procura di Torino ha ottenuto cinque misure di custodia cautelare in carcere per altrettanti tunisini accusati di terrorismo internazionale. Gli arresti però non possono essere eseguiti a causa di questioni procedurali. A maggio il gip aveva infatti respinto la richiesta del pm, adesso il riesame ha dato ragione alla Procura. Ma non è possibile eseguire la cattura, perché la legge consente agli indagati di presentare ricorso in Cassazione entro dieci giorni dal deposito dell’ordinanza di riesame. E se la Cassazione dovesse accogliere il ricorso, i tempi si allungherebbero ulteriormente. Risultato: sono trascorsi 6 mesi da quando il pm Andrea Padalino chiese per la prima volta la cattura, ma ancora oggi nessuno dei cinque tunisini accusati di terrorismo si trova in carcere. [MORE]

Altri due nordafricani, monitorati nella fase iniziale delle indagini, sono nel frattempo deceduti in Siria combattendo come foreign fighters. Tutti i tunisini erano giunti a Torino nel 2014 e avevano ottenuto permessi di soggiorno per motivi di studio: avevano falsamente dichiarato di essere iscritti all’università e di aver superato anche alcuni esami. Poi si erano spostati a Pisa, dove avevano creato una centrale dello spaccio di droga. A condurre l’inchiesta, coordinata dalla Procura, sono stati i carabinieri del Ros.

Gli accertamenti sono nati da controlli su false dichiarazioni di studio all’Università di Torino presentate da stranieri per ottenere permessi di soggiorno. I militari, guidati dal colonnello Angelo Lo Russo e dal tenente colonnello Massimo Corradetti, hanno così individuato i sospettati e hanno poi scoperto che nel frattempo si erano stabiliti a Pisa per dedicarsi allo spaccio di stupefacenti.

Claudio Canzone

Fonte foto: leggo.it

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.

Scritto da Claudio Canzone

Giornalista di InfoOggi

Leggi altri articoli

Rimani sempre aggiornato!

Unisciti al nostro canale Telegram per ricevere notizie in tempo reale, esclusive ed aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.