Cronaca

Torino, sciopero dei mercati

TORINO, 24 gennaio 2012 - Un piazzale deserto, lo slogan della protesta scritto sugli striscioni appesi ai pali e neppure un solo carrellino della spesa. Così, si presentava la zona del mercato del quartiere Santa Rita alle 10.15 di questa mattina. "Protestiamo non solo contro il governo, ma anche contro le tasse regionali: quest'anno ci sono stati aumenti del 40%. Il nostro posto al mercato ci costa come un negozio in centro". E’ con questa motivazione, infatti, che un folto numero di venditori ambulanti, oggi ha deciso di tenere chiuso il proprio banco, per protesta contro la direttiva Bolkestein, che il governo ha approvato da poche ore.[MORE]

In tanti, tra automobilisti e conducenti del gruppo di trasporti GTT, si sono visti tagliare la strada improvvisamente da uomini e donne in marcia per le principali vie della città.

A scatenare il malcontento dei manifestanti il timore che la concessione dei mercati rionali alla grande distribuzione, a seguito della firma della norma dell’Unione Europea, che ne aveva ampliata la concessione solo alle cooperative, possa invece mettere in ginocchio il piccolo dettagliante. Il rischio sarebbe di venire soppressi dalla concorrenza con i supermercati e le produttrici spa ed srl, incluse invece, nella disposizione tradotta a Roma dall’Italia.

Paolo Madoglio, a capo del comitato “Stop Bolkestein” e titolare di un banco di biancheria, ribadisce la volontà di “dimostrare che non ci stiamo a farci seppellire”.


Il corteo è proseguito in Corso Giulio Cesare, dove la manifestazione si è poi conclusa all’imbocco dell’autostrada per Milano.

 


Rosa Maria Curci