Politica
Torino, revisione Carta Sociale Europea. Boldrini: "prima i diritti sociali"
TORINO, 19 OTTOBRE 2014 - Sottolineare l'importanza dei diritti sociali durante le misure di austerità di un Governo: questo l'obiettivo della revisione della Carta Sociale Europea, che parte dal capoluogo piemontese ed finalizzata all'Europa.
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Si è conclusa ieri, infatti, l'assemblea del Vertice Europeo che si è svolta proprio a Torino, all'interno del Teatro Regio. Con la partecipazione di 47 paesi e la presenza dei decisori politici europei, la Carta Sociale si presenta come un insieme di norme giuridiche che hanno lo scopo di allentare le tensioni internazionali e sensibilizzare l'Europa verso una forma mentis che sia volta allo sviluppo sostenibile. Questa volta l'attenzione è ricaduta proprio sul tema dei diritti sociali, ancora delicato e spesso contradditorio: le misure prese durante l'assemblea riguardano l'impatto della crisi sui diritti, il modo in cui può contribuire la Carta Sociale Europea e la compenetrazione con il Governo dei singoli paesi.
"L’Europa non è riuscita in questi anni di crisi a essere per i suoi cittadini un soggetto capace di offrire concrete garanzie sociali in grado di bilanciare gli effetti delle politiche di rigore finanziario", ha osservato Laura Boldrini, presidente della Camera. La Carta Sociale si propone di occuparsi di questo problema, del numero sempre più alto di persone a rischio di povertà, dell'impatto della crisi economica sui diritti sociali o, più semplicemente, della garanzia che questi vengano assicurati a tutti. La prima Carta sociale era stata firmata nel 1961 proprio a Torino, come ricorda il sindaco Piero Fassino. Ora "parte una seconda grande fase di vita della Carta Sociale Europea per adeguarla alle sfide future".
Fonte immagine: ansa.it
Elisa David