Torino, parlano i genitori-nonni: ''Siamo bravi genitori, l'età non conta''
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TORINO, 14 MARZO - "Non ci hanno lasciato il tempo di dimostrare che saremmo stati buoni genitori", "i periti della corte d'Appello hanno detto che siamo a posto, che non abbiamo nessuna patologia, che non siamo due genitori indegni e che l'età non conta", "conta l'amore che le avremmo dato". Queste le parole di Luigi Deambrois e Gabriella Carsano, ribattezzati come "genitori-nonni" per la loro età anagrafica, ora commentano la decisione della Corte d'Appello di Torino che ha confermato lo stato di adottabilità della loro bimba.[MORE]
"Anche la Cassazione ha detto che l'età non conta e che non siamo genitori indegni. Io non sono un avvocato e non so a questo punto che cosa si possa fare ma quello che so è che non tiriamo su nessuna bandiera bianca. Non ci arrenderemo neanche stavolta, ci mancherebbe altro", ha detto Luigi.
La storia di questi genitori e della loro figlia di 7 anni, Viola, è iniziata con una denuncia per abbandono di minore (per avere lasciato la neonata per una pochi minuti in auto, nel cortile della loro casa), per la quale la bambina era stata allontanata dai genitori ed affidata ad un'altra famiglia. Poi l'interesse per la loro età anagrafica (Viola è stata concepita quando Gabriella aveva 54 anni), in realtà palesatasi dagli assistenti sociali fin dal giorno della nascita. Ora la decisione della Corte d'Appello di Tornino che ha confermato lo stato di adottabilità della bambina.
Intervistata da Repubblica, la giudice Melita Cavallo, ex presidente del Tribunale per i minori di Roma, sottolinea che "quando si decide per un'adozione si analizza l'adeguatezza di un genitore attraverso una attenta valutazione della sua personalità, del suo vissuto, della rete amicale e del contesto familiare in cui il minore cresce. Ed è su quella complessiva analisi, per il bene della bimba, era stato deciso di allontanarla dai genitori".
"Sicuramente la bambina non doveva essere allontanata dalla famiglia in cui vive ora e in cui ripone fiducia. Esistono casi in cui genitori adottivi e naturali mantengono legami e non è detto che i giudici non ci abbiano pensato, ma potrebbero aver poi scartato questa ipotesi perché magari la personalità della coppia non era adatta a interagire con i genitori adottivi".
Maria Azzarello
Credit: La Stampa