Economia

Tito Boeri: "Il reddito di cittadinanza? Costerebbe tra i 35 e i 38 miliardi"

ROMA, 29 MARZO - “Una cifra molto consistente”: così Tito Boeri definisce la somma che andrebbe stanziata per coprire il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle. Questo il pensiero del presidente dell’Inps, che ha anche sottolineato come siano state affinate le stime sul costo della misura rispetto a quanto previsto nel 2015, quando l’Inps aveva parlato di una cifra intorno ai 29 miliardi. [MORE]

“Abbiamo fatto una stima dei costi del ddl presentato dal Movimento, che è la descrizione più accurata di cui oggi disponiamo su questo strumento”, ha detto Boeri. Il presidente dell’Inps ha poi aggiunto: “L’avevamo valutata già nel 2015 per 29 miliardi, ma ora la nostra stima può confrontarsi con i dati più recenti, combinando le informazioni in nostro possesso con quelle dell’Agenzia delle entrate”.

“Il reddito di cittadinanza – ha continuato Boeri – c’è già e si chiama Rei, reddito di inclusione. Si tratta di un primo passo, di una misura ancora sottofinanziata, ma c’è”. Il numero uno dell’Inps ha annunciato che da luglio il Rei diventerà uno strumento universale, capace di coprire e assistere 2,5 milioni di persone. Un traguardo importante, che legittima l’ottimismo di Boeri: “Abbiamo recuperato un ritardo di 70 anni rispetto agli altri Paesi”.

Il Movimento 5 Stelle, però, non ci sta. E replica, per bocca di Lorenzo Fioramonti, alle dichiarazioni di Boeri: “Uno dice una cosa, uno ne dice un’altra: il nostro reddito di cittadinanza costa 17 miliardi, non 35. Il reddito di inclusione, invece, non basta, non è sufficiente, non è uno sforzo serio”.

Claudio Canzone

Fonte foto: termometropolitico.it