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Thailandia: messi in salvo i dodici ragazzi ed il coach, la fine di un incubo

Thailandia, 10 luglio 2018 - Si sono appena concluse le manovre di soccorso che hanno salvato la vita alle tredici persone intrappolate nella grotta di Tham Luang nel nord della Thailandia. Era il 23 giugno quando dopo un allenamento di calcio, i dodici ragazzi ed il loro coach, a causa di una pioggia battente, si rifugiano dentro la cavità di Tham Luang, è l'inizio dell'incubo.[MORE]

La grotta è oltrepassata da un torrente sotterraneo che a causa della forte pioggia ha visto rigonfiare il suo quantitativo di acqua, ostruendo il suo unico accesso. L' allarme viene dato dalla madre di uno dei ragazzi intrappolati, non vedendo il figlio rientrare dopo l'allenamento. Iniziano subito le ricerche ostacolate però dalle continue ed incessanti piogge, insieme ai soccorritori-sommozzatori thailandesi, vengono abilitati i migliori specialisti americani, britannici, australiani, cinesi e giapponesi che individuano i tredici intrappolati, posizionati in un'ala asciutta della grotta, ancora sani e salvi. Difficile è il reale recupero dovuto soltanto ad azioni di immersione da parte anche dei baby-calciatori che non sanno immergersi e non si vogliono correre rischi. Il 6 luglio muore un soccorritore a causa del calo del livello di ossigeno, sceso al 15%. La situazione è drammatica. L'8 luglio le autorità prendono una decisione e danno il via al recupero. Entrano in azione i sub che in un percorso di circa 1,7 chilometri, tra andata e ritorno, da espletare in undici ore, portano in salvo i primi quattro ragazzi. Si interrompono le ricerche nel pomeriggio ma all'alba del giorno dopo, con le stesse modalità, altre quattro giovani vite vengono riportate alla luce, infine proprio in queste ore, gli ultimi ragazzi e l'allenatore sono stati estratti dalla grotta.

Trasportati tutti in ospedale per accertamenti, ancora prima di riabbracciare i loro familiari. Da fonti vicine si hanno le prime notizie rassicuranti sulle loro condizioni fisiche, non gravi, ma stremate per un indebolimento del sistema immunitario. L'incubo è finito, si auspica in una veloce ripresa emotiva per questi giovani uomini invitati, intanto, dalla Federazione mondiale del calcio a presenziare alla finale della Coppa del mondo in Russia.

Laura Fantini

fonte immagine youmedia.fanpage