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Thailandia: è golpe

BANGKOK, 23 MAGGIO 2014 – In Thailandia, benché non condiviso dalla comunità internazionale, è golpe - il diciannovesimo nell’ordine. Il colpo di stato militare – che arriva dopo un semestre di crisi politica - era stato preannunciato ieri alla nazione in diretta televisiva da Prayuth Chan-Ocha, il capo di stato maggiore alla guida dell’esercito che ha preso il potere.

Spinte dal «dobbiamo mantenere la pace e l’ordine e risolvere problemi del Paese», «per il raggiungimento di riforme politiche», le forze armate hanno occupato le sedi governative e sospeso la Costituzione; il coprifuoco imposto è durato dalle 22 alle 5 di questa mattina.

Al momento le agenzie di stampa internazionale non hanno segnalato episodi di violenza. Tuttavia, le “camicie rosse”, le forze pro governative, fedeli all’ex premier Thaksin Shinawatra, non hanno tardato ad ammonire: «Aspettatevi rappresaglie».[MORE]

Intanto, per 155 politici e membri del governo destituito vige il divieto di espatrio.

Il nuovo regime militare, inoltre, ha convocato un centinaio di personalità delle due parti politiche in lizza da oltre sette anni. Sempre questa mattina, alla convocazione si è presentato il primo ministro destituito. Secondo una fonte militare, «Sono 38 le persone che hanno risposto alla convocazione, tra le quali Niwattumrong Boonsongpaisan», che era alla guida del governo dopo la deposizione del primo ministro Yingluck Shinawatra.

Domenico Carelli

(Foto: tmnews.it)