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Thailandia: corsa contro il tempo per salvare bambini intrappolati nella grotta Tham Luang
THONGCHAI, 29 GIUGNO – Ancora incerto il destino dei 12 ragazzini thailandesi rimasti intrappolati insieme al loro allenatore di calcio nelle grotte di Tham Luang, nel distretto di Mae Sai nel nord del Paese asiatico. I giovanissimi calciatori in erba, di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, insieme al loro 25enne accompagnatore si erano avventurati nel suggestivo santuario buddhista costruito all’interno delle cavità naturali della regione di Phetchaburi, meta designata dal gruppo per una gita d’inizio estate, divenuta inaspettatamente un vero e proprio incubo per i ragazzini e per le loro famiglie. Un monsone si è infatti improvvisamente abbattuto sull’intero distretto, causando in breve tempo l’allagamento delle grotte senza lasciare scampo ai visitatori che si erano addentrati più in profondità. [MORE]
Del resto, le cavità sotterranee del parco di Tham Luang Khun Nam Nang Non si estendono per almeno 10 chilometri e si articolano in 4 camere, all’interno delle quali sono presenti varie ramificazioni e biforcazioni, dunque le operazioni di soccorso sono davvero complesse. Le incessanti piogge hanno impedito sinora l’individuazione della posizione del gruppo, dal momento che il livello dell’acqua accumulatasi nelle grotte ha praticamente raggiunto la quota alla quale si trova l’ingresso principale del complesso. Considerando che sono trascorsi sei giorni senza che sia stata individuata alcuna traccia dei giovani visitatori, si inizia a temere il peggio sulla loro sorte. Nella speranza che le precipitazioni diminuiscano, la polizia ha schierato 132 agenti assistiti da cani molecolari (in grado di percepire e distinguere anche le più piccole particelle di odore, le “molecole”, appunto, memorizzare le tracce ed associarle in modo da non perderle) ancora in attesa però di accedere alle caverne, che sono tuttora completamente allagate. Grazie anche al contributo degli elicotteri dell’esercito, l’obiettivo delle ricerche, al momento, è quello di individuare altre aperture, altri varchi di accesso alle cavità meno esposti e che non siano stati ancora raggiunti dall’acqua piovana. Il vice Primo Ministro thailandese, Prawit Wongsuwon, ha inoltre annunciato l’arrivo di 30 specialisti statunitensi provenienti dalle isole Hawaii, i quali cercheranno di scavare nuovi cunicoli per raggiungere i dispersi.
Alcuni scalatori sono riusciti a calarsi soltanto fino ad una certa quota in un varco secondario, provando ad introdurre del cibo nelle cavità apparentemente più asciutte, nella speranza che gli alimenti possano aver raggiunto i dispersi e che soprattutto questi ultimi siano ancora vivi. I soccorritori stanno provando anche ad elaborare piani alternativi di azione, tuttavia il tipo di roccia presente nel parco sotterraneo è difficilmente trivellabile e le mappe delle grotte, anche quelle a disposizione delle guide ufficiali, sono comunque approssimative, poiché le cavità sono particolarmente articolate, dunque i pochi punti in cui gli esperti ipotizzano che i ragazzini possano aver trovato riparo sono comunque alquanto distanti l’uno dall’altro.
Coperte da una tenda di fortuna che è stata allestita all’esterno del parco, le famiglie dei bambini dispersi sono da giorni raccolte in preghiera nella speranza, sempre più flebile, che le grotte possano restituire vivi i giovani calciatori della Mu Pa Academy. Già in passato, in effetti, le grotte di Tham Luang sono state protagoniste di episodi analoghi, ma le persone intrappolate sotto terra sono sempre riuscite a trovare una via d’uscita nel giro di poche ore, una volta defluita l’acqua piovana. Nel periodo in cui i fortissimi monsoni flagellano la Thailandia, però, è davvero difficile prevedere quanto tempo ci vorrà perché i cunicoli si asciughino; mancanza di ossigeno e di cibo potrebbero aver fatto il resto e pertanto, dopo una settimana di tentativi vani, si teme ormai il peggio.
Francesco Gagliardi
Fonte immagine: livehindustan.com