Testamento biologico, apertura della giunta comunale di Milano
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Milano, 8 settembre 2012 La giunta comunale di Milano ha approvato un documento in cui l’amministrazione si impegna a riconoscere ai cittadini la possibilità di esprimere esplicitamente le loro ultime volontà riguardo al proprio “fine vita”.
In pratica, si tratta del cosiddetto “testamento biologico”. Che è cosa ben diversa dall’eutanasia, naturalmente. Nel documento sono stati specificati alcuni principi.
Ad esempio, si è precisato che “accanimento terapeutico e prolungamento forzato della vita” vanno intesi “come l’utilizzo di procedure sanitarie sproporzionate e senza ragionevole speranza di esito positivo”. Si fa inoltre riferimento all’articolo 32 della Costituzione, in cui si afferma che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
Il provvedimento segue di pochi giorni la morte del Cardinale di Milano Martini, che nelle ultime ore di vita ha scelto deliberatamente che nei suoi confronti non venisse applicato alcun “accanimento terapeutico”.[MORE]
Raffaele Basile