Estero
Terrorismo, rapporto Europol: "In Europa possibili attacchi con autobombe"
MILANO, 2 DICEMBRE - Secondo un rapporto dell’European counter terrorism centre (Ectc) di Europol, che cita anche informazioni di media e appelli già diffusi dai leader dell’Isis, più l’autoproclamato Califfato indietreggia in Medio Oriente, più la sua strategia potrebbe essere quella di compiere attacchi in Europa. La Francia sembra essere il Paese più a rischio, ma nella lista ci sono anche Belgio, Germania, Olanda e Regno Unito. [MORE]
"Lo Stato Islamico non ha ancora adottato in Europa il metodo degli ordigni artigianali piazzati dentro le auto", si legge nel rapporto. "Ma considerato che i metodi operativi utilizzati in Medio Oriente tendono poi a essere copiati dai terroristi anche in Europa, è plausibile che l'Isis arrivi a esportarli anche qui". Il cambio di modalità di attacco rientra comunque in una precisa tattica: "Gli attacchi indiscriminati su soft target - continua Europol - hanno un potente effetto nell'intimidire la popolazione. Perciò sono preferiti persino ai grandi attacchi contro le centrali nucleari e le altre infrastrutture critiche: non è quella, la priorità di Isis".
Secondo il direttore di Europol, Rob Wainwright, c’è bisogno di "una migliore e accresciuta cooperazione" nello scambio di dati tra i servizi di intelligence europei per "ridurre la minaccia posta dall’Is" poiché "il rapporto di oggi dimostra che la minaccia è ancora alta". È d’accordo anche Gilles de Kerchove, coordinatore antiterrorismo dell’Ue: "Dobbiamo essere vigili – ha affermato – dal momento che la minaccia posta dallo Stato islamico e dal ritorno dei foreign fighters continuerà probabilmente per i prossimi anni. Questa gente è addestrata all’uso di esplosivi e armi da fuoco e sono stati indottrinati con l’ideologia jihadista. Una risposta efficace richiede un approccio globale ed un impegno di lungo periodo".
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine rsi.ch)