Cronaca

Terrorismo: pm Nobili, nelle carceri battaglia prevenzione

Terrorismo: pm Nobili, nelle carceri battaglia prevenzione'Da agenti quotidiano monitoraggio in istituti pena italiani"

MILANO, 05 LUG - "Non vogliamo sminuire i fatti di Santa Maria Capua Vetere, ma bisogna ricordare anche che ci sono agenti del nucleo centrale investigativo di polizia penitenziaria che ogni giorno portano avanti una battaglia silenziosa di prevenzione contro il radicalismo islamico che nelle carceri trova un terreno fertile". 

Lo ha detto il pm Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese parlando del caso del marocchino a cui è stata notificata in cella una ordinanza cautelare per essersi convertito all'Isis e dal 2015 aver fatto proselitismo in una decina di istituti penitenziari italiani con minacce e violenze verso altri detenuti. 

Alberto Nobili, responsabile dell'antiterrorismo milanese, nello spiegare che in Italia c'è "una risposta efficace" al radicalismo islamico, non ha negato che "il timore però c'è sempre. 

Mi aspetto che tra i 40 mila orfani nel campo di Al Hol in Siria qualcuno maturi idee radicali. Spero di sbagliarmi, ma se non interviene la politica internazionale credo che in Europa, soprattutto in Francia, avremo una nuova ondata". Il pm ha sottolineato che l'Italia è l'unica a localizzare, a rimpatriare e processare i connazionali che hanno aderito all'Isis: "Questo è un segnale di civiltà giuridica. 

In Italia - ha aggiunto - il terrorismo si vince con il codice alla mano. Molti di loro non si aspettano questa forma di rispetto, e questo è uno uno dei motivi per cui l'Italia non è così odiata e non è nel mirino".