Terrorismo, pakistano espulso: in passato era nella Nazionale italiana di cricket

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MILANO - Aftab Farooq -il ragazzo pakistano di 26 anni, residente a Vaprio d’Adda, espulso dall’Italia lunedì 1 agosto perchè avrebbe giurato fedeltà all’Isis – in passato è stato un giocatore di cricket. Per diversi anni, infatti, ha giocato nei Kingsgrove Milano - di cui è stato capitano - e, fino al 2009, ha militato nella selezione azzurra under 19.  [MORE]

Dalle indagini dei carabinieri del Ros è emerso che nell’ultimo anno e mezzo Farooq si era radicalizzato a tal punto da sostenere che gli attentati di Parigi fossero “legittimi” e arrivando a pianificare un attacco contro una rivendita di alcolici.

Inoltre, le cimici piazzate nella sua macchina lo scorso dicembre lo hanno intercettato mentre parla con un amico e spiega quanto sia semplice organizzare un attentato all’aeroporto di Orio al Serio(Bergamo): «Se si vuole attaccare un aereo non è difficile – si sente - Guarda, c’è soltanto un filo… Bisogna fare qualche danno perché ammazzano i musulmani. Noi non siamo bravi perché non facciamo niente».

Il Presidente del Kingsgrove Club di Milano ha dichiarato: «Era un bravissimo ragazzo, sempre pronto ad aiutare gli altri».

«Mi risulta davvero difficile credere a quanto si legge sui giornali di Farook. Era un ragazzo mansueto, sensibile e colto», ha invece dichiarato all'AdnKronos il presidente della Federazione italiana cricket, Simone Gambino. «Ha giocato nella nostra nazionale giovanile dal 2005 al 2009 – ha proseguito - anche se non da capitano e anche se non era più tesserato per la Federcricket dal 2010, sono stato in contatto con lui fino a 5 settimane fa».
«Siamo anche molto preoccupati per lui perché è stato rispedito in Pakistan dove non ha più nessuno – ha aggiunto Gambino. I genitori e tutta la sua famiglia vive a Vaprio d'Adda. Non mi permetto di criticare il Ministero dell'Interno, che avrà avuto validi motivi, ma la mia sensazione è che si sia ingigantito qualche atteggiamento del ragazzo, come ad esempio il fatto che si era fatto crescere i capelli e la barba».

Il Presidente ha poi concluso: «Con Farook siamo anche amici su Facebook e non mi è mai capitato di leggere cose fuori dalle righe a parte qualche post che inneggiava al Kashmir libero, legato al fatto che lui proveniva da quella regione. Per il resto un ragazzo normalissimo che lavorava da circa 6 anni nel negozio Decathlon di Vaprio d'Adda».

[foto: gazzetta.it]

Antonella Sica

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Scritto da Antonella Sica

Giornalista di InfoOggi

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