Terrorismo, Mattarella: "Italia non entri nell'età dell'ansia"
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ROMA - Invita a non farci sopraffare dalla paura e dall'ansia. Così il presidente Sergio Mattarella ha esordito nel corso della cerimonia del Ventaglio, tenutasi mercoledì 27 giugno al Quirinale.
"Non possiamo consentire che il nostro Paese entri nell'età dell'ansia. In queste ultime settimane - ha asserito il capo dello Stato - abbiamo attraversato eventi tristi per il nostro Paese. Dalla strage di Dacca alla sciagura ferroviaria in Puglia, alla strage di Nizza. Tanti nostri concittadini hanno perso la vita o sono ancora alle prese con le conseguenze di quegli eventi. Ad essi si aggiunge la barbara uccisione di Giulio Regeni".
Mattarella ha poi proseguito, spiegando: "Questo dovrebbe essere, e deve essere, invece, il tempo della responsabilità. E la responsabilità richiede impegni comuni al di sopra delle divisioni. Sul piano continentale e su quello interno". Ma il Presidente della Repubblica auspica "una più ampia e completa collaborazione operativa tra gli Stati" contro il terrorismo e una "solidarietà e comunanza di vita" contro tutte le forme di violenza.[MORE]
Per poter sconfiggere tale violenza, Mattarella ricorda il ruolo centrale "della cultura e dei valori" e invita ad utilizzare "un linguaggio con toni meno aspri", sottolineando che "Il clima di incertezza si riflette anche nel linguaggio della politica, dei media e dei social".
Luigi Cacciatori
Immagine da quotidianopiemontese.it