Cronaca
Terrorismo internazionale: OPERAZIONE "HANEIN" [Approfondimento fotogallery]
CATANZARO, 31 GEN. 2011 - Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato ha dato avvio alla fase conclusiva di una articolata attività di indagine, coordinata dai Sostituti Procuratori della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro dott. Elio ROMANO e dott. Carlo VILLANI, e condotta dagli investigatori della Polizia di Stato della DIGOS della Questura di Catanzaro, del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, [MORE]e del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Calabria”, che hanno dato esecuzione a tre ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, con contestuali perquisizioni, per il reato di cui all’art. 270 quinquies c.p. (Addestramento ad attività con finalità di terrorismo anche internazionale), per aver ricevuto ed anche fornito, con finalità di terrorismo e addestramento, documentazione e materiale informatico con istruzioni sulla preparazione e uso di esplosivi, di armi da fuoco e altri oggetti idonei ad offendere, nonché sulle modalità operative per compiere azioni violente ed atti di terrorismo.
I provvedimenti restrittivi, emessi dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, dott.ssa Emma SONNI, sono stati eseguiti nei confronti dell’Imam della moschea di Sellia Marina (CZ), GAROUAN M’Hamed di anni 57, di GAROUAN Brahim, di anni 25, figlio di M’Hamed, entrambi abitanti in Sellia Marina e di DAHHAKI Younes, di anni 28, abitante in Lamezia Terme, tutti cittadini marocchini.
A loro carico, nel corso dell’indagine, sono stati acquisiti numerosissimi e concreti elementi probatori in ordine al loro ruolo di promotori e diretti esecutori di attività di: - addestramento alle azioni violente con finalità di terrorismo, posto in essere a livello internazionale attraverso la rete internet (e in particolare interagendo con canali di comunicazione telematica afferenti all’integralismo islamico) e, sul territorio nazionale, mediante la creazione e la disseminazione di supporti di memoria informatica contenenti istruzioni e manualistica per il confezionamento e l’uso di armi ed esplosivi, per rendere anonime e sicure le comunicazioni telematiche e per il compimento di sabotaggi di sistemi informatici, quali azioni strumentali o complementari rispetto alle tradizionali forme di terrorismo e, comunque, riconducibili al concetto di jihad globale;
- radicalizzazione e proselitismo nei confronti degli appartenenti alle comunità islamiche sopra citate, sia attraverso i sermoni all’interno della moschea di Sellia Marina sia mediante la disseminazione di supporti informatici contenenti documentazione multimediale di propaganda jihadista.
Nell’ambito della stessa operazione sono stati sottoposti a provvedimento di perquisizione ulteriori nove cittadini extracomunitari, di cui otto residenti in provincia di Catanzaro ed uno in provincia di Ravenna, che, a vario titolo, hanno concorso, in funzione strumentale, alla realizzazione del disegno criminoso sopra illustrato.
Le perquisizioni sono state eseguite con l’ausilio della DIGOS della Questura di Ravenna, del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Emilia Romagna”, nonché delle unità specializzate del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria”, degli Artificieri e delle Unità Cinofile Antiesplosivo della Polizia di Stato.
L’operazione prende il nome da uno degli spazio web in lingua araba, il cui significato è traducibile in “Nostalgia”, con contenuti riconducibili al fondamentalismo islamico, frequentato dagli arrestati.
Nel corso dell’operazione, inoltre, è stato tratto in arresto anche Chahir Badreddin, nato a Casablanca, il 14.08.1990, per il reato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.