Terrorismo: il Viminale decreta l'espulsione di un marocchino per motivi di sicurezza
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ROMA, 28 AGOSTO – Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha apposto la sua firma sul provvedimento, eseguito oggi, che decreta l'espulsione di un cittadino marocchino, per motivi di sicurezza dello Stato.[MORE]
L’uomo, di 37 anni, era in custodia delle autorità per aver compiuto reati comuni. Tuttavia, durante il suo periodo di reclusione aveva manifestato approvazione in occasione dell'attentato al Museo del Bardo di Tunisi, avvenuto nel mese di marzo 2015 e che ha provocato la morte di 24 persone, asserendo che la strage è stata “una giusta risposta all’intervento militare della coalizione internazionale nei Paesi di religione musulmana “. Il detenuto aveva poi affermato che non avrebbe avuto difficoltà ad entrare nello Stato Vaticano per compiere atti violenti, o ad avvelenare la rete idrica della Capitale.
Il ministro dell’Interno ha spiegato che l’uomo era controllato dal Primo livello di analisi dei detenuti, sistema di monitoraggio dei reclusi, e che “aveva fatto parte di un sodalizio attivo nel proselitismo estremista guidato da un altro jihadista tunisino legato all’ideologia dell’autoproclamato Stato islamico”.
L’uomo è stato rimpatriato in Marocco, con un volo decollato in mattinata dall’aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Fiumicino. Negli scorsi giorni è stata eseguita la medesima procedura per un cittadino siriano e due uomini di origini marocchine. Dal 2015 sono state effettuate 203 espulsioni nei confronti di individui legati agli ambienti dell’estremismo religioso.
Immagine da: breaknotizie.it
Caterina Apicella