Estero

Terrorismo, Gentiloni: "rischio infiltrazione da immigrati". A Londra vertice anti-Isis

LONDRA, 22 GENNAIO 2015 – Si è aperto quest’oggi il vertice anti-Isis a Londra dove hanno partecipato 21 Paesi, tra cui l’Italia rappresentata dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. I temi discussi durante l’incontro sono stati il conflitto dello Stato Islamico, i “foreign fighter”, i sistemi di finanziamento dell’Isis e gli aiuti umanitari. Il Pentagono ha annunciato, ‹‹dall'inizio dei raid aerei della coalizione in Iraq e in Siria, sono stati uccisi più di 6.000 militanti dell'Isis››, ma il ministro degli esteri britannico, Philip Hammond, ha dichiarato che per sconfiggere l’Isis saranno necessari anni di coalizione e che, per il momento, si sta facendo il possibile per spingere lo Stato Islamico fuori dai confini iracheni.

Gentiloni, “rischio notevoli di infiltrazione da immigrati, ma confondere immigrazione e terrorismo è un’idiozia”. Salvini: “blocchiamo il Triton”

A margine dell’incontro londinese, il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, ha posto l’accento sul pericolo del terrorismo nel Paese. Dopo la vicenda del giovane albanese arrestato a Catania con i documenti falsi, il ministro ha affermato: ‹‹ci sono rischi di infiltrazione anche notevoli di terroristi dall’immigrazione››, ma ‹‹confondere terrorismo e immigrazione è un’idiozia. Sostenere che tra decine di migliaia di disperati che approdano con i barconi sulle nostre coste si annidano terroristi armati di kalashnikov non ha senso, il che non esclude che nella situazione odierna non ci possano essere rischi sui quali vigilano i servizi di intelligence e di sicurezza››. Su quest’ultimo fronte, il ministro Gentiloni ha chiarito la situazione italiana, rassicurando sulla prontezza degli apparati di sicurezza e sul loro funzionamento, anche se ‹‹questo non ci consente di abbassare minimamente il grado di preoccupazione›› aggiunge infine il ministro.

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Resta però preoccupato il ministro della Lega, Matteo Salvini, che dopo le dichiarazioni di Gentiloni ha annunciato, ‹‹le dichiarazioni del ministro sono gravissime e meritano immediate spiegazioni in Parlamento, il blocco delle operazioni Triton e di ogni nuovo sbarco››. Dalla parte di Salvini anche il senatore del Pdl, Maurizio Gasparri, che si dichiara da tempo contrario al Mare Nostrum e agli sbarchi e afferma, ‹‹è incredibile che il ministro degli esteri si sia deciso solo ora a dire la verità››.

Italiano scoparso in Libia, Gentiloni: “stiamo verificando”. Potrebbe essere un medico di Catania, Ignazio Scaravilli

Intanto, giunge la notizia di un nuovo italiano scomparso in Libia. Secondo i fascicoli aperti dalla procura romana si tratterebbe di un medico di Catania, Ignazio Scaravilli, di 70 anni, di cui non si hanno più notizie dal 6 gennaio scorso. Il medico, uno specialistica ortopedico italiano, era andato in Libia per portare aiuto nell’ospedale di Dar Al Wafa. A dare l’annuncio della sua scomparsa sono stati alcuni collaboratori. La Farnesina, al momento, non si è sbilanciata e ha dichiarato solo “l’irreperibilità” del medico, mentre il fascicolo aperto contro ignoti è stato affidato al pm Sergio Colaiocco. Il ministro Gentiloni ha affermanto: ‹‹stiamo verificando. Seguiamo il caso con il riserbo che è usuale in questi casi››.

Erica Benedettelli

[immagine da esteri.it]