Terrorismo: blitz Ros, su Facebook propagandati martirio e jihad

Terrorismo: blitz Ros, su Facebook propagandati martirio e jihad
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PALERMO, 9 GENNAIO - "Parla il pentito" "Voglio evitare che vi troviate un esercito di kamikaze in Italia". Sono le parole di un pentito detenuti a Genova che hanno dato un contributo all'operazione del Ros, coordinati dalla Dda di Palermo, culminata nell'esecuzione di 15 fermi per terrorismo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. "Alcuni terroristi possono giungere in Italia con il loro aiuto", aggiungeva. "Il martirio e la jihad la sola via per aspirare al paradiso". Il capo dell'organizzazione propagandava così le sue idee e i suoi propositi terroristici, tra foto di bandiere americane bruciate, altre dell'Isis, immagini di morti violente e di Bin Laden. La Dda di Palermo parla di "significativa azione di propaganda jihadista con incitamento alla violenza e all'odio razziale". Ulteriore segno di radicalizzazione a sfondo religioso e' l'iscrizione dell'indagato al gruppo Facebook "Quelli al quale manca il paradiso".  

Aggiornamento
Una "Jihad 2.0" che ha nei "mujaheddin virtuali" un formidabile strumento di radicalizzazione delle masse e propaganda del terrore. Ne era perfettamente interprete uno dei 15 destinatari del provvedimento eseguito dai carabinieri del Ros, coordinati dalla Dda di Palermo. Un esponente di vertice dell'organizzazione che, oltre a svolgere mansioni direttive e a custodirne la "cassa comune", gestiva sul web una intensa attivita' d'istigazione e di apologia del terrorismo di matrice islamista, inserendosi nel network globale della propaganda e promuovendo i violenti messaggi dell'organizzazione terroristica "Daesh".

L'indagato era molto attivo nella diffusione e condivisione tramite social network di documenti e di materiale video-fotografico volti al proselitismo e alla promozione dello Stato Islamico, favorendone la condivisione, tramite una pluralita' di fittizie identita' virtuali. Attraverso i vari profili, erano esaltate le piu' crudeli attivita' terroristiche condotte in Tunisia, Iraq, Siria, Medioriente, Europa e Stati Uniti, cosi' come erano curati i contatti con altri profili di altri utenti impegnati nella promozione delle medesime attività' terroristiche.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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