Cronaca

Terrorismo, algerino contromano si schianta a Pompei

POMPEI, 29 MARZO – Pompei, Napoli. Sono le 16 di lunedì 26 marzo, quando il 21enne algerino Othman Jridi, a bordo di una Panda – risultata poi rubata nell’hinterland vesuviano alle 14, a Terzigno, come riporta il sito Tgcom24 – si è lanciato contromano lungo via Lepanto sino a raggiungere Piazza Bartolo Longo andando a scontrarsi, tra il panico dei visitatori, contro le fioriere e le transenne antiterrorismo poste a protezione del Santuario mariano di Pompei, sito artistico tra i più noti e affollati in Italia. [MORE]

Una volta raggiunto lo spazio pedonale antistante la Basilica, è stato avvicinato dai vigili urbani nel tentativo di fermo ma il soggetto si è dato prontamente alla fuga. Allertati i Carabinieri, verrà trovato ed arrestato su un bus mentre cercava riparo. Smascherato con l’ausilio di un interprete, ha inoltre mentito alle forze dell'ordine circa del suo indirizzo di residenza conducendole in una abitazione e sussurrando in arabo alla persona trovata di confermare la sua versione dei fatti.

Nel corso del processo con rito direttissimo per furto d’auto e false dichiarazioni a pubblico ufficiale, il giovane algerino – sul quale pendono due decreti di espulsione emessi dalla Francia e dal Questore di Cagliari - ha asserito di “essersi sentito più vicino ad Allah” seppur non fosse in condizione di enunciare lucidamente il perché del suo gesto dato il precedente uso di sostanze psicoattive utili a disinibire ed alleviare i dolori.

Il giudice monocratico di Torre Annunziata (NA) Fernanda Iannone ha convalidato la richiesta del pm per la carcerazione preventiva con condanna a due anni e mezzo da scontare nella struttura penitenziaria e non ai domiciliari (diversamente da quanto previsto dalla legge per le condanne inferiori ai tre anni) e disposto l’invio degli atti al pool antiterrorismo della Procura di Napoli per emulazione di attentati terroristici. Il ritorno dei foreign fighters islamisti in Europa dalla Syria e dal Vicino Oriente e i recenti arresti di cellule jihadiste in tutta la Penisola rendono ancor più rovente il clima delle feste e delle ricorrenze gremite.

Cristian D'Aiello

Fonte foto: Metropolis