Politica

Terrorismo, Alfano: "Espulso marocchino di 33 anni per motivi di sicurezza"

ROMA, 8 SETTEMBRE - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, fa sapere che nella tarda serata di ieri è stato espulso per motivi di sicurezza un uomo marocchino di 33 anni.

"Con un'altra espulsione, è stato allontanato, per motivi di sicurezza dello Stato, con volo Fiumicino - Casablanca, un marocchino di 33 anni, segretario della Comunità islamica di Treviso e provincia, oltre che, in assenza del titolare, 'imam supplente'". Arrivano, dunque, a 12 gli imam espulsi dall'Italia a partire dal 2015.

Il titolare del Viminale, attraverso una nota, rende noto che la persona espulsa "si era rifiutata di prestare giuramento per il conferimento della cittadinanza italiana. Decisione - sottolinea il ministro - maturata sulla base del convincimento secondo cui c'è piena incompatibilità tra l'osservanza dei precetti salafiti e la fedeltà alla Repubblica, laddove la nostra legislazione sarebbe portatrice di valori inaccettabili per un musulmano vero: un "insieme di peccati su peccati" come, per esempio, la parità tra uomo e donna".[MORE]

Inoltre, Alfano mette in evidenza che si presta "grande attenzione all'attività di esponenti religiosi che, se in contrasto con le nostre leggi e se ostili alle nostre tradizioni, possono condizionare e orientare negativamente i loro fedeli, alimentando sentimenti di odio e di violenza".

Secondo quanto scrivono le agenzie di stampa, il cittadino originario del Marocco, sposato con una connazionale dalla quale ha avuto tre figli, era arrivato a Treviso nel 1998 e non si era mai macchiato di reati o di episodi riconducibili a fenomeni di estremismo religioso. L'uomo aveva richiesto la cittadinanza italiana, ma una volta appreso che la domanda era andata a buon fine ed era stata fissata la data in cui concludere l'iter burocratico della richiesta, non si sarebbe presentato. Dinanzi a tale comportamento, la Polizia avrebbe segnalato l'accaduto alla Digos che ha approfondito la vicenda. Il ministro Alfano, sempre nella nota, ha specificato che il trentatreenne "ha disprezzato i principi fondanti la nostra Costituzione e ha invitato persino i suoi familiari e i suoi conoscenti a rifiutare la cittadinanza italiana, proprio come lui aveva fatto".

Luigi Cacciatori

Immagine da rainews.it