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MANILA, 18 OTTOBRE - In alcuni quartieri periferici di Manila come il "Tondo" continuano le "operazioni antidroga" condotte da squadriglie armate e dalla polizia che nottetempo seminano il terrore con arresti di massa ed esecuzioni sommarie di spacciatori di droga, o presunti tali.[MORE]
Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte mantiene così le sue promesse elettorali. Una guerra senza quartiere alla droga che in poco più di tre mesi ha provocato oltre tremila vittime. Oltre 1200 sono state uccise direttamente nelle operazioni di polizia, le altre sono finite nel mirino di squadriglie armate non identificate.
Uccisioni fomentate, giustificate e coperte dal potere in nome del contrasto al narcotraffico, che hanno suscitato l'allarme delle organizzazioni a tutela dei diritti umani come Human Rights Watch. Sospetti spacciatori, tossicodipenti e vittime collaterali tra cui finora almeno due bambini di quattro e cinque anni sono le vittime di questa spietata guerra al narcotraffico.
Luna Isabella
(foto da monitorenapoletano.it)