Terremoto, Renzi: "Sisma più grave dall'Irpinia. Ricostruiremo tutto"
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ROMA, 30 Ottobre - Sono momenti difficili per la Nazione. Scosse di terremoto stanno colpendo senza sosta l'Italia e stamane, alle 7.41, la terra ha nuovamente tremato a Norcia. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha indetto una conferenza stampa attorno alle 13.00, dove ha discusso della situazione ma ha partlato soprattutto di ciò che verrà. Ripete le parole spese per Amatrice, Accumoli e Arquata, ricostruzione completa, come prima.
Non ci sono giri di parole, ma tante piccole allusioni a fatti ed esponenti della politica nazionale ed internazionale. Matteo Renzi cerca l'unione e la comprensione del Paese e soprattutto dell'Unione Europea, in una delle pagine più tristi per l'Italia degli ultimi anni. “Pensando a Norcia, penso alla chiesa di San Benedetto, patrono d’Europa. Oggi il significato profondo dell’Europa è nella ricostruzione, noi non faremo nessun passo indietro. Ricostruiremo tutto. Non possiamo avere uno sguardo burocratico. Vogliamo che Norcia abbia un futuro e per farlo dobbiamo rimettere a posto case, chiese e ed esercizi commerciali. Tutto quello che serve per la ricostruzione lo prenderemo: le risorse ci sono già, se c’è sarà l’esigenza di allargare le condizioni economiche siamo in grado di farlo, l’Italia non lesinerà sulla ricostruzione di questa zona del Paese”.
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Assistenza immediata, quindi, e ricostruzione delle zone distrutte, con attenzione alla popolazione colpita. “Domani terremo un Consiglio dei ministri per le prime misure necessarie a questa terza onda sismica. Il Governo sentirà i governatori delle zone colpite e il commissario alla ricostruzione per definire la fase emendativa del decreto per allargare il cratere. Non uno solo dei comuni colpiti resterà fuori”.
Il premier ritorna poi sui conti e il loro rapporto con il sisma. “Lo Stato considererà fuori dal Patto tutte le spese per antisismico e per le scuole. Tutte le risorse che si renderanno necessarie le abbiamo a disposizione nel nostro bilancio e non abbiamo alcun tipo di riguardo rispetto a regole tecnocratiche che negherebbero l’identità del nostro Paese e del nostro territorio”. Renzi rincara dunque la dose sulla questione bilancio, esplicitando nuovamente che tutte le spese saranno fuori dal Patto di Stabilità, non solo la ricostruzione ma le attività di prevenzione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio italiano, fortemente a rischio sisma. E chiede aiuto alle cariche territoriali per combattere le difficoltà della ricostruzione: “Rinnovo il mio appello: i sindaci facciano i progetti di adeguamento sismico."
Il premier si unisce al Presidente della Repubblica Mattarella alla ricerca di un equilibrio politico volto alla creazione di un clima favorevole per la ricostruzione. Le polemiche, come quella della parlamentare del Movimento 5 Stelle Enza Blundo, la quale, seguendo le informazioni di una bufala online, ha criticato governo ed istituzioni, devono essere messe da parte per il bene del Paese: "Va bene litigare, ma ora bisogna essere uniti. Casa Italia andrà avanti”. Con un post sul blog di Beppe Grillo titolato "Facciamo presto" Il Movimento 5 Stelle ha risposto immediatamente: “A situazione di emergenza eccezionale deve corrispondere una risposta eccezionale. Per questo il decreto sisma e le misure previste in legge di Bilancio non bastano più, sono già sorpassate dagli ultimi eventi. Fin dal 24 agosto il M5S ha dato la sua disponibilità a collaborare e a proporre soluzioni per aiutare le popolazioni colpite, in tempi rapidi”.
Come Renzi, anche Grillo sottolinea: “Norcia è la città di San Benedetto, il patrono d’Europa e dall’Europa dobbiamo ricevere tutto il sostegno necessario: lo sforamento di decimali nel rapporto deficit Pil non può essere un argomento accettabile da parte di Bruxelles”.
Leonardo Cristiano
immagine da: fattoquotidiano.it