Cronaca
Terremoto Ischia, presidente Consiglio Nazionale Geologi: "Allucinante continuare a morire così"
ISCHIA, 22 AGOSTO - L'Italia continua a risvegliarsi tra le macerie, scoprendosi ogni volta sorpresa del suo essere in cronica emergenza per il rischio sismico. Dopo la scossa di ieri sera a Ischia è tempo per nuovi dibattiti e nuove polemiche, senza che però cambino i temi: sicurezza, responsabilità, prevenzione. [MORE]
Il primo ad intervenire è Enzo Boschi, ex presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Di fronte alle prime immagini della distruzione di Ischia, Boschi esprime su Twitter le sue perplessità rispetto a una prima stima della magnitudo (3.6), a suo avviso poco credibile: "Pur senza accesso ai dati, penso sia una sottovalutazione”. E infatti, poco dopo si accerta che l’entità del sisma è in realtà di magnitudo 4. Magnitudo che però non può, secondo il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, giustificare gli effetti disastrosi della scossa sull’isola.
"A un anno dal sisma dell'Italia centrale - afferma Peduto - riviviamo di nuovo il dramma del terremoto, che stavolta ha colpito l'isola di Ischia. Lascia perplesso come un terremoto di tale magnitudo possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, è francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità. L'Italia si conferma estremamente vulnerabile. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione”.
Peduto chiama in causa, senza troppi giri di parole, il governo Gentiloni. "Si è parlato di tante cose - ricorda Peduto -, dall'informativa alle popolazioni alle lezioni nelle scuole, dal fascicolo del fabbricato alle assicurazioni sui fabbricati, dal rifinanziamento della carta geologica a quello per la microzonazione sismica, fino alla necessità di abbattere le case abusive, come ribadito ieri anche dal ministro Delrio. Tante chiacchiere, ma un anno dopo il terremoto in Italia centrale non è stato fatto quasi nulla”.
Peduto conclude auspicando che “il governo e il Parlamento si assumano la responsabilità di decidere in proposito senza farsi distogliere da interessi e lobby varie”. "Far conoscere lo stato di sicurezza delle case dove un cittadino abita o lavora è un fatto di etica innanzitutto, un principio morale prima ancora che una misura di salvaguardia e di prevenzione civile. Le misure per la prevenzione non possono non essere al centro dell'agenda del prossimo governo”.
Secondo Egidio Grasso, presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania, a Ischia le cause di crolli, evacuazioni e vittime "potrebbero essere ricercate nei fenomeni di amplificazione sismica locale o attribuite alle costruzioni fatiscenti e abusive, realizzate senza alcuna verifica sismica". Perché - ribadisce anche Grasso - non è normale tanta distruzione per un terremoto di magnitudo 4: "Giusto per far capire, l'energia liberata da un terremoto di magnitudo 6, paragonabile a quelli registrati di recente in Italia centrale, è circa mille volte più forte di questa”.
Claudio Canzone
Fonte foto: ilsecoloxix.it