Estero
Terremoto Iraq-Iran, sale a 332 il numero delle vittime
TEHERAN, 13 NOVEMBRE- E’ salito a 332 il bilancio delle vittime del sisma di magnitudo 7.3 che ha colpito il confine tra Iraq ed Iran nella serata di domenica 12 novembre. Stando ai dati diffusi dalle agenzie di stampa di Teheran, inoltre, sarebbero oltre 2500 i feriti.[MORE]
Numeri, questi, che per quanto già drammatici sono tuttavia destinati a salire. Sono infatti ancora in atto le operazioni di soccorso, e sarebbero decine (se non centinaia) le persone intrappolate sotto le macerie: le speranze di trovare qualcuno ancora in vita si affievoliscono con il passare delle ore.
Si è messa in moto, intanto, la macchina dei soccorsi internazionali. La tragedia di domenica sembrerebbe aver (quantomeno temporaneamente) riavvicinato turchi e curdi iracheni. Il premier turco Yildrim ha infatti inviato un messaggio di solidarietà e cordoglio alle famiglie delle vittime e contemporaneamente sono giunti da Ankara i primi aiuti nelle aree colpite dal sisma.
Viveri, medicine e tende sono stati consegnati da un aereo militare nella città di Sulaymaniyah, la più vicina all’epicentro del terremoto, e nelle prossime ore è in programma l’arrivo di altri convogli di aiuti.
Anche la Mezzaluna Rossa ha iniziato il dispiegamento dei propri mezzi per intervenire in soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto.
Le dichiarazioni di solidarietà e vicinanza, insieme ai convogli di aiuti partiti dalla Turchia in direzione Kurdistan Iracheno hanno dunque portato (per ora) al superamento delle tensioni post referendarie sorte lo scorso 25 settembre, in seguito al voto popolare che aveva sancito l’indipendenza della regione da Baghdad, e che aveva spinto il presidente turco Erdogan a minacciare ritorsioni economiche.
Anche l’Unione Europea, tramite l’Alto rappresentante Federica Mogherini, ha fatto sapere di essere pronta ad intervenire in appoggio alle autorità irachene ed iraniane. A margine del Consiglio di oggi, Mogherini ha infatti dichiarato che “quanto accaduto è in cima ai nostri pensieri”, esprimendo poi solidarietà alle famiglie delle vittime ed “offrendo disponibilità per qualsiasi cosa sia utile”.
Paolo Fernandes
Foto: ecodibergamo.it