Calcio Serie B

Terremoto in Emilia, il calcio di base in prima fila per la ricostruzione

Il presidente LND Carlo Tavecchio fa visita alle zone terremotate ed incontra i dirigenti delle società sportive coinvolte insieme agli amministratori locali.
San Prospero sulla Secchia (MO), 8 agosto 2012 - San Felice sul Panaro, Finale Emilia, Mirandola e Medolla sono solo alcuni dei centri sconvolti dal terremoto che ha colpito l’Emilia ed una piccola porzione della Lombardia. Abbiamo imparato a prendere confidenza con la geografia di questo territorio conoscendone il prezioso patrimonio artistico-architettonico e la tempra degli abitanti che hanno caratterizzato i momenti immediatamente successivi al sisma ed i lunghi mesi della ricostruzione.

Eppure nel modenese e nel ferrarese per ripartire davvero c’è bisogno di sport, per il ruolo sociale che da sempre ricopre nella società italiana contribuendo in maniera determinante nella crescita dei cittadini di domani e nel migliorare il tempo libero dei cittadini dell’oggi. Il calcio, con i suoi numeri, ha un compito ancora più importante ed è questa grande responsabilità che ha mosso l’intervento della Lega Nazionale Dilettanti nel suo complesso in favore delle associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla FIGC.

L’occasione giusta è stata la visita del presidente Carlo Tavecchio che si è recato in alcuni dei centri più colpiti per conoscere direttamente le tante persone coinvolte. Un viaggio breve ma intenso quello di Tavecchio, del suo vice vicario Alberto Mambelli e di tutto l’establishment del Comitato Regionale Emilia Romagna, che è seguita all’immediata verifica di tutti i siti voluta da Maurizio Minetti e dalle tempestive decisioni del Consiglio della LND con le quali si è deciso di intervenire con 300 mila euro (tra quelli della stessa Lega e quelli raccolti dai Comitati Regionali) per supportare il calcio dilettantistico e giovanile e di esentare dalle tasse di iscrizione tutti i sodalizi che rientrano nell'area del cratere maggiormente colpita dalla calamità. "Non si può rimanere inermi di fronte a quanto accaduto – dichiarava Tavecchio all’indomani delle due scosse più forti registrate in Emilia Romagna - siamo la componente più numerosa della FIGC e rappresentiamo, con la nostra capillarità, l'intera Italia calcistica, per questo ci sentiamo il dovere di intervenire con immediatezza per permettere alle persone sfollate di avere la forza di ripartire, anche sotto il profilo della pratica sportiva".

Una volta toccato con mano le difficoltà con cui devono fare i conti le popolazioni emiliane, il presidente Tavecchio è andato addirittura oltre: “Le azioni immediate portate avanti dalla LND regionale hanno di fatto salvato la situazione per garantire le iscrizioni ai prossimi campionati, con lo stanziamento nazionale interverremo per contribuire alla ristrutturazione degli impianti, ma è mia ferma intenzione tornare a Roma farmi promotore di un progetto pluriennale che accompagni le società coinvolte ad un pronto e definitivo rientro alla normalità”.

Visitando Finale Emilia, Massa Finalese, San Felice sul Panaro e Cavezzo ed incontrando i dirigenti di tutte le società a San Prospero, i vertici della Lega Dilettanti hanno portato il saluto e la vicinanza dell’intera famiglia dilettantistica italiana, un sentimento sincero che fa il paio con tutti gli interventi realizzati negli anni a sostegno delle popolazioni abruzzesi, liguri e siciliane dopo il terremoto e le alluvioni che recentemente ne hanno condizionato vita ed attività sportiva. Le delegazione della LND ha iniziato la visita a metà mattinata a Finale Emilia dove ad accoglierla c’erano dei volontari del corpo degli Alpini assieme allo spiegamento di forze della Protezione Civile.

Lo stadio di via Di Sotto è completamente adibito a centro di accoglienza: al posto del campo di allenamento c’è il parcheggio dei mezzi di soccorso con i container dei servizi igienici, sul terreno principale trovano spazio una cinquantina di tende, la tensostruttura per consumare i pasti, un sito di primo soccorso, lo spaccio ed un’area dedicata ai più piccoli. Ovunque ghiaia e brecciolino, di erba non se ne vede quasi più. Sono i dirigenti della Junior Finale, creata dalle ceneri della centenaria FC Finale, ad accogliere i vertici della Lega Dilettanti ai quali spiegano che fra due settimane il campo sarà sgomberato, poi inizieranno i problemi per sistemare tutto. 180 bambini ed una squadra di 3^ categoria devono trovare una soluzione percorribile per iniziare la nuova stagione.

E con le palestre inagibili, ci si aspetta anche un boom di iscrizioni cui bisogna necessariamente far fronte, altrimenti in città non si potrà più fare sport ai più piccoli. La situazione è ancora più critica pochi chilometri più avanti, a Massa Finalese, dove la formazione di 2^ categoria ed i 100 bambini della scuola calcio dovranno cercare una soluzione alternativa per gli ultimi mesi del 2012. “Il centro di accoglienza allestito all’interno dello stadio – ha spiegato l’Assessore allo Sport Lisa Poletti – sarà l’ultimo in zona ad essere sgomberato”.

A San Felice sul Panaro il calcio è stato risparmiato solo perché nel campo sportivo, nei giorni successivi al sisma, si sono registrate delle preoccupanti fuoriuscite di sabbia dal terreno che hanno consigliato la Protezione Civile a non installare tende e qualsivoglia struttura di emergenza. L’US San Felice, quindi, ha iniziato la preparazione proprio oggi, ma l’Assessore allo Sport Massimo Bondioli, illustrando a Tavecchio l’elenco dei danni, tra cui figura la ristrutturazione delle rocca estense per un valore di 10 milioni di euro, fa una disamina cruda della situazione in città: “Se con il calcio ci siamo salvati con poche migliaia di euro di interventi, di cui ringrazio la LND, con le altre discipline siamo veramente in difficoltà perché non disponiamo più di palestre e piscine agibili”. Diversa la situazione a Cavezzo, dove lo stadio non è stato occupato, ma non si può ricominciare a giocare perché i locali coperti dell’impianto sono stati adibiti a cucina e servizi igienici per gli sfollati accampati nelle tende installate nelle zone adiacenti. Costretta ad emigrare a Solara di Bomporto, almeno per ora, il club di San Prospero, sul cui campo è ancora in vigore una tendopoli adagiata su 30 cm di ghiaia la cui asportazione è prevista non prima degli inizi di settembre.

Durante l’incontro con i dirigenti delle società del cratere (presenti oltre 40 sodalizi), hanno partecipato anche i sindaci dei comuni di Camposanto e San Possidonio, oltre all’Assessore allo Sport della Provincia di Modena Stefano Vaccari il quale ha riconosciuto alla LND la tempestività nel mettersi a disposizione per le immediate contingenze e per quelle future. “Lo scopo di tutte le iniziative prese sono finalizzate a non far sospendere l’attività calcistica in nessun comune terremotato – ha dichiarato il presidente del CR Emilia Romagna Maurizio Minetti – e siamo vicini a tagliare il traguardo straordinario del 100% delle conferme; possiamo dire con orgoglio che il calcio non si ferma”. Poi è toccato a Tavecchio interpretare il senso della progettualità voluta dalla Lega Dilettanti: “Dopo le spese per le iscrizioni, di fatto azzerate direttamente dal Comitato, siamo già d’accordo che non dovrete pagare nemmeno per i tesseramenti”.

“A questo – ha concluso il numero uno dei Dilettanti – va aggiunto l’impegno verso l’impiantistica che in questo territorio diventa oggi una priorità; di fronte a progetti seri saremo in prima fila per stanziare delle provvidenze ad hoc su questo argomento. In Lega Dilettanti siamo abituati a fare e non a parlare”.[MORE]