Cronaca
Terremoto: i danni sono stimati in 23 miliardi
ROMA, 15 FEBBRAIO - Oltre 23 miliardi di euro, questa la stima dei danni causati dal sisma che ha flagellato dal 24 agosto scorso l’Italia centrale. La cifra comprende sia i danni strutturali che i costi complessivamente sopportati per fronteggiare l’emergenza, e sarà trasmessa a Bruxelles per l’attivazione del Fondo di Solidarietà dell’Unione.[MORE]
Circa 13 miliardi riguardano i danni agli edifici privati, mentre poco più di un miliardo a quelli pubblici. Nel computo sono inclusi sia i danni diretti, ovvero quelli materialmente causati dal terremoto, sia i costi che lo Stato ha sostenuto per riportare la situazione alla normalità, ripristinando le reti di distribuzione fondamentali (acqua, elettricità) ed un minimum di infrastrutture, in particolare per quanto riguarda trasporti, sanità ed istruzione. Sono inoltre comprese le spese necessarie per i soccorsi alla popolazione, per la realizzazione di alloggi di emergenza e di interventi a tutela del patrimonio culturale.
La richiesta di attivazione del Fondo di Solidarietà era stata già inoltrata nel novembre scorso, per una cifra intorno ai 7 miliardi di euro. La Commissione europea aveva allora concesso il massimo anticipo possibile, ossia 30 milioni di euro.
Le ragioni di una stima così più elevata rispetto a quella precedente, come spiegato dal Dipartimento della Protezione Civile, sono da ricercarsi negli accadimenti successivi al 25 ottobre, che hanno dimostrato come l’emergenza fosse maggiore di quanto apparso inizialmente. Da qui il ricalcolo dei danni.
La prima scossa del sisma che ha colpito il centro della penisola ha avuto una magnitudo di 6,0 sulla scala Richter ed epicentro ad Accumoli ed Arquata del Tronto, comuni siti nell’omonima valle del Tronto ed entrambi rasi al suolo dal terremoto. Ancora di maggiore intensità le scosse registrate nei giorni seguenti a Norcia, in provincia di Perugia, dove il sismometro ha raggiunto i 6,5 gradi Richter.
Paolo Fernandes
Foto: vallesabbianews.it