Cronaca
Terremoto Grecia di magnitudo 6.5, avvertito al Meridione
CATANZARO, 17 NOVEMBRE 2015 – Questa mattina, alle 8,10 ora italiana (alle 7,10 ora greca), una violenta scossa di terremoto di intensità pari a 6,5 gradi di magnitudo della scala Richter ha colpito la Grecia orientale: l’epicentro è stato localizzato a 18 km a ovest dell’isola di Lefkada nello Ionio, a soli 5 km di profondità. A rilevarlo la Sala Sismica INGV-Roma; attese nelle prossime ore numerose scosse di assestamento.[MORE]
Secondo un primo bilancio, nel villaggio di Ponti, presso Vassiliki, è deceduta una sessantenne a causa di un masso che si è staccato da un monte abbattendosi sulla sua stalla; un’altra donna, invece, è rimasta ferita nel villaggio di Athani, presso Porto Katsiki, a seguito del crollo di un palo della luce. I danni maggiori sono stati rilevati a Porto Katsiki mentre decine di abitazioni hanno riportato danni nel villaggio di Karya; è stato inoltre evacuato l’ospedale di Lefkada, il cui vice governatore ha altresì ordinato la chiusura di tutti gli istituti scolastici.
Il sisma, che per il professor Costas Papazachos dell’Istituto di geodinamica di Atene rientra nel novero delle scosse tipiche del sistema di faglie dell’isola di Lefkada, è stato avvertito anche in diverse zone al sud della penisola italiana, rispettivamente lungo la fascia costiera di Puglia (a Santa Maria di Leuca e nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, dove in tanti hanno abbandonato il tribunale di viale Michele De Pietro per riversarsi sulla strada), Sicilia (in provincia di Catania) e Calabria (in provincia di Catanzaro).
In particolare, quanto a quest’ultima regione, paura nella locride, dove sono state chiusi gli istituti superiori nei comuni di Monasterace, Caulonia, Roccella, Marina di Gioiosa e Locri. «Nessuna preoccupazione per la Locride – ha rassicurato il sindaco Giovanni Calabrese – immediato contatto con il Capo della Protezione Civile calabrese, dott. Carlo Tansi, che ha tranquillizzato tutti sulla situazione invitandoci a far rientrare gli studenti nelle strutture scolastiche».
Domenico Carelli
(Foto: cnt.rm.ingv.it)