Estero
Terremoto Emilia: cinque paesi dell'Ue si oppongono ai fondi di emergenza
BRUXELLES, 9 NOVEMBRE - La solidarietà ha un costo. Un costo che, in un momento dove la parola d’ordine nell’economia europea è austerità, alcuni non vogliono pagare. Germania, Olanda, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna bloccano gli aiuti Ue all’Emilia Romagna da parte del fondo d’emergenza sulle catastrofi naturali.[MORE]
Secondo fonti Ue a margine dell’Ecofin bilancio, non intendono pagare i 670 milioni di euro del Fondo di solidarietà Ue proposti per compensare i danni subiti dall’Italia, bloccando gli aiuti Ue all’Emilia Romagna per il terremoto.
L’ambasciatore italiano presso la Ue Ferdinando Nelli Feroci, si dimostra piuttosto ottimista a riguardo di una positiva risoluzione della questione, individuando la «possibilità di raggiungere, se non stasera, ma nel corso della nottata, una decisione positiva sui fondi Ue per il terremoto in Emilia Romagna».
I relatori per il Parlamento Ue, Francesca Balzani e Giovanni La Via, sono sul piede di guerra, annunciando che se non ci sarà l’approvazione ai fondi per l’Emilia Romagna e al bilancio rettificativo del 2012, l’Europarlamento stopperà i negoziati con il Consiglio sul bilancio Ue per il 2013. «L’unica cosa seria da fare è pagare quanto prima, fuori da ogni tattica negoziale» sostengono i relatori, i quali invitano a non considerare i soldi dovuti all’Italia dal fondo di solidarietà Ue un elemento del «mercanteggiamento» del Consiglio per il bilancio europeo.
Foto: savona5stelle.it
Giovanni Gaeta