Cronaca

Terremoto a L'Aquila: l'avvocato di Stato parla di "Cortocircuito mediatico"

L'AQUILA, 18 OTTOBRE 2014 - L'avvocato di Stato ha richiesto la decadenza delle accuse per omicidio colposo e lesioni personali colpose per le sette persone incaricate di monitorare la situazione a L'Aquila prima del terremoto del 2009.

Secondo l'accusa e il giudice di primo grado, nella riunione tenutasi dai sette responsabili cinque giorni prima del terremoto, si sarebbero sottovalutati i rischi e si sarebbe rassicurata la popolazione, nonostante il pericolo imminente.[MORE]

 

Per l'avvocato di Stato: "Cortocircuito mediatico"

 

L'avvocato di Stato, che tutela gli interessi delle sette persone nell'udienza di secondo grado, sostiene all'udienza di oggi che non ci sarebbe alcun nesso tra la riunione e il terremoto, avvenuti a poca distanza l'uno dall'altro. Il nesso sarebbe stato creato ad hoc dai giornalisti, attraverso un "cortocircuito mediatico" (fonte Ansa).

Il legale ha fatto poi sapere che ci saranno nuovi investimenti per la ricostruzione a L'Aquila: "Lo Stato si sta impegnando per la ricostruzione dell’Aquila, nei prossimi sei anni arriveranno molti fondi in questa città" (fonte Ansa). Il processo di appello era iniziato ieri, quando l'avvocato dell'accusa aveva richiesto la conferma della sentenza di primo grado, che condannava i sette a sei anni di reclusione.

(Foto protezionecivile.it)

Annarita Faggioni