Politica

Terna taglia i presìdi di Cosenza e Castrovillari. Il no di Gianluca Gallo

COSENZA, 18 APRILE 2013 - Un ordine del giorno per dire no alla paventata soppressione dei presìdi Terna di Cosenza e Castrovillari e favorire l’avvio d’un confronto utile a scongiurare l’eventualità.

Ad assumere una precisa iniziativa in tal senso è il presidente della Quarta Commissione Consiliare Regionale, Gianluca Gallo. Alla base della decisione, le notizie, rilanciate con preoccupazione da fonti sindacali, secondo le quali la società Terna, nella sua veste di concessionaria del servizio di gestione della rete di alta tensione di energia elettrica sul territorio nazionale, starebbe per approvare un piano di riorganizzazione aziendale che prevedrebbe il consistente ridimensionamento della presenza del gruppo in Calabria, con la chiusura dei centri operativi di Cosenza e Castrovillari ed il trasferimento del relativo personale al centro di Rotonda, in Basilicata.

«Tale intendimento, qualora confermato», afferma Gallo, «si ripercuoterebbe negativamente, per come di tutta evidenza, sulla qualità del servizio ma anche e soprattutto sul profilo occupazionale, con la perdita di personale qualificato e di prospettive occupazionali presenti e future. Siamo dunque di fronte ad un’eventualità da scongiurare, anche in considerazione del fatto che Terna è comunque impegnata in Calabria in molteplici settori, cantieri ed attività, non ultimi quello delle fonti energetiche rinnovabili, per cui inspiegabile ed ingiustificata sarebbe la soppressione dei presidi territoriali calabresi».

Da qui la decisione, per chiarire la questione e fugare ogni dubbio, di investire della vicenda l’intero Consiglio regionale attraverso la presentazione e discussione di un preciso ordine del giorno «che impegni l’Assemblea ed il Governo regionale», chiosa il presidente della Quarta commissione, «ad adottare ogni iniziativa idonea ed opportune ad evitare la soppressione dei presìdi Terna di Cosenza e Castrovillari e, in particolare, a richiedere urgentemente la costituzione di un tavolo di confronto e concertazione con la stessa società al fine di avviare un confronto su scelte che dovrebbero divenire esecutive a far data già dai prossimi mesi». [MORE]