Cronaca

Termoli, richiesto stato di calamità naturale

TERMOLI, 25 GIUGNO 2013 - Sono state inviate, questa mattina, le procedure per la richiesta  dello stato di calamità naturale da parte del sindaco di Termoli Basso Antonio Di Brino.

Dopo la verifica dei primi danni, causati dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la costa termolese nel pomeriggio di ieri, si è giunti alla conclusione che la richiesta fosse necessaria ed è stata quindi indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Interni, alla Prefettura di Campobasso, alla Presidenza della Regione Molise e alla Protezione Civile.

Il sindaco DI Brino ha dichiarato in merito: "E’ stato inferto un colpo davvero duro all’economia di questo territorio soprattutto nell’imminenza della stagione balneare. E’ troppo presto per azzardare una stima ufficiale dei danni subiti da strutture pubbliche e private, ma è certo che la tromba d’aria e la grandine che si sono abbattuti ieri sul territorio termolese, hanno inferto una brutta ferita alla nostra città.

La mia vicinanza, unitamente a quella dell’Amministrazione comunale, va in questo momento a tutti coloro che hanno patito un danno, in particolar modo agli operatori balneari i quali erano entrati nel pieno dell’operatività, con strutture particolarmente esposte alla furia degli elementi atmosferici".

Il consigliere Giuseppe Masciantonio ha invece affermato:  "Nel corso dei primi sopralluoghi effettuati nelle aree più interne e più periferiche del nostro territorio comunale abbiamo constatato la situazione drammatica dei vigneti, dei frutteti, delle coltivazioni di grano e degli ortaggi, oltre che delle strade interpoderali.

Credo che la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale sia urgente ed inderogabile, al fine di poter ripristinare non solo le cunette e la viabilità in aree particolarmente colpite da questo eccezionale evento atmosferico, ma anche per dare un aiuto concreto a tutti quegli agricoltori che, in pochi minuti, hanno visto svanire la speranza di poter raccogliere i frutti del proprio lavoro".

(Fonte: Futuro Molise) [MORE]