Cultura e Spettacolo
Termoli: inizia nella città adriatica l'arte del mito Jacovitti
TERMOLI, 24 MARZO 2013 – E’ iniziata a Termoli l’arte di Benito Jacovitti ed è qui, nel posto che l’ha visto nascere, che risplende il mito del grande fumettista. A lui è stata dedicata la mostra "Una vita fra salami e nuvolette" per rendergli omaggio e l’assessore comunale alla Cultura, Michele Cocomazzi ha dichiarato che si sta pensando di dedicargli una mostra permanente.
Il Comune di Termoli ha voluto ricordarlo attraverso una mostra che è stata inaugurata, Sabato 23 marzo, nella Galleria Civica d’arte contemporanea. L’esposizione, al primo piano della Galleria Civica di piazza Sant’Antonio, è aperta al pubblico fino al 9 aprile prossimo, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20. Si potranno ammirare personaggi, come Cocco Bill, nati dalla matita di Jacovitti. I disegni del fumettista sono esposti assieme a tele di studenti i quali hanno spesso cercato di omaggiarlo con opere che da una parte imitano la sua arte, dall’altra lo onorano.
Oltre alle sue opere si potranno leggere alcune frasi del fumettista che insieme alla testimonianza della figlia ci aiutano a ripercorrere in breve la sua carriera, da quando era bambino, lungo le strade di Termoli, al passaggio a Macerata, fino al successo conosciuto a Firenze. Così ci parla del padre Silvia Jacovitti:
«Qui è iniziata l’arte di mio padre e qui ha cominciato il suo lavoro. Fin da bambino, sui lastroni, con la gente che lo ammirava e gli dava dei soldi. La gente si fermava, apprezzava e lo pagava persino. Il suo lavoro è iniziato qui. É bello che le sue opere viaggino per l’Italia e per il mondo, visto che lui non ha mai fatto un viaggio in vita sua, era sempre nel suo studio a disegnare. I fumetti e tutto il settore dell’editoria sono in crisi ma io cercherò sempre di far sì che i disegni di mio padre vengano ammirati».
Michele Cocomazzi si è mostrato soddisfatto per tale manifestazione: «Termoli non poteva lasciare che il novantennale della nascita di Jacovitti trascorresse senza dedicargli un’iniziativa. Stiamo pensando di dare sempre più risalto a questo artista termolese conosciuto in tutto il mondo, magari con una mostra permanente».
Fonte primonumero.it
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