Teramo, il vescovo Seccia mette in guardia su Chiesa Ecumenica: messe e preti finti
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TERAMO, 22 AGOSTO 2014 – Il vescovo di Teramo, Michela Seccia, lancia l’allarme sulla presunta “Chiesa Cattolica Ecumenica” denunciando casi di messe finte e preti non riconosciuti dalla diocesi. Il vescovo ha sentito l’obbligo di avvertire i fedeli poiché le messe celebrate risultano simili a quelle della Chiesa Cattolica Romana, ma la loro validità è, di fatto, nulla.
Al momento della denuncia si sono verificati due casi da parte della Chiesa Cattolica Ecumenica. Il primo è avvenuto il giorno della Domenica delle Palme, il 13 aprile scorso, quando, nella cappella privata dell’Annunziata a Villa butteri di Teramo, è avvenuta la prima liturgia senza ufficializzazione né validazione da parte della Chiesa Cattolica. La seconda è avvenuta il 15 giugno, quando è stata effettuata una messa per l’ordinazione episcopale, anch’essa non validata. ‹‹Tali eventi hanno determinato stupore e disorientamento tra i fedeli›› commenta Seccia, evidenziando come la messa celebrata sia di fatto simile a quella riconosciuta, sia nelle vesti che nei riti liturgici.
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Il vescovo avverte che ‹‹le ordinazioni conferite sono invalide e illecite›› con particolare riferimento all’ordinazione episcopale conferita senza mandato pontificio, come definito dal Codice del Diritto Canonico alla norma 1382, e alla liturgia che, se seguita, pone i fedeli a rischio di ‹‹scomunica latae sententia a norma del can. 1378 del Codice di Diritto Canonico››. Il vescovo Michela Seccia ha pertanto invitato i fedeli ha diffidare da qualunque celebrazione non riconosciuta dalla Chiesa Cattolica Romana, poiché la pena per la partecipazione alla messa Ecumenica è l’impedimento della comunione presso la Chiesa ufficiale.
Erica Benedettelli
[immagine da albaadriatica.wordpress.com]