Cronaca
Tentato omicidio in Sardegna: 15enne accoltella il padre alla gola
Profondo disagio familiare e maltrattamenti dietro l’aggressione
Nel sud della Sardegna, un drammatico episodio di violenza familiare ha scosso la comunità locale: un ragazzo di soli 15 anni ha accoltellato il padre, rischiando di ucciderlo.
L’adolescente, ora in stato di fermo nel carcere minorile di Quartucciu, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio dai Carabinieri della Compagnia di Iglesias.
A difenderlo gli avvocati Cinzia Orgiana e Mauro Massa, impegnati a decifrare i dettagli di una vicenda ancora tutta da chiarire.
Secondo le prime ricostruzioni, il dramma si è consumato lunedì sera a bordo dell’auto del genitore.
Al culmine di una discussione, il giovane ha impugnato un coltello colpendo il padre alla gola.
Dopo l’aggressione, è fuggito a piedi mentre l’uomo, ferito e sanguinante, è riuscito a raggiungere il centro del paese con la propria auto per chiedere aiuto.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Carabinieri.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari e successivamente al Santissima Trinità, l’uomo è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
Attualmente, è ricoverato ma non in pericolo di vita.
Un contesto familiare di violenza e sofferenza
Il movente dell’aggressione sembrerebbe risiedere in un contesto familiare difficile, caratterizzato da continue discussioni, litigi e maltrattamenti.
Da giorni il ragazzo non viveva più con i genitori, trovando rifugio presso un amico, esasperato dai presunti abusi del padre, che, secondo indiscrezioni, non risparmiava neanche la madre.
Maltrattamenti mai denunciati ufficialmente, ma ben noti alla comunità locale.
La vicenda ha preso una piega drammatica lunedì sera.
È probabile che il padre abbia cercato di convincere il figlio a tornare a casa o che stessero tentando un chiarimento, ma la situazione è rapidamente degenerata.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nei dettagli i fatti e di comprendere cosa abbia spinto il ragazzo a un gesto così estremo.
Le indagini proseguono
Gli investigatori mantengono il riserbo sulle ipotesi in campo e continuano a raccogliere informazioni utili a delineare il quadro completo della situazione.
Nel frattempo, l’avvocata Cinzia Orgiana ha dichiarato all'ANSA: "Non ho ancora incontrato il mio assistito.
Stiamo raccogliendo tutte le informazioni necessarie, poi valuteremo come procedere.
Incontreremo il ragazzo probabilmente domani."
Una tragedia che rivela le profonde ferite di una famiglia segnata da sofferenze taciute e che richiede un attento lavoro investigativo per portare alla luce tutta la verità dietro questo doloroso episodio.