Cronaca
Tentato omicidio a Cerignola, arrestati i responsabili
TRANI, 1 AGOSTO - In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Trani, I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto, a Cerignola, due cittadini di nazionalità albanese, un 32enne ed un 34enne, ritenuti responsabili, in concorso, tra loro del tentato omicidio avvenuto lo scorso 23 maggio: all' una circa, in via Barletta, avrebbero sparato cinque colpi di pistola cal. 40 verso lo sportello anteriore e posteriore di una Mercedes Classe C sulla quale viaggiavano due connazionali e tre donne italiane. [MORE]
Gli investigatori attraverso le loro indagini, hanno ricostruito il movente che si nascondeva dietro l’azione criminosa che aveva destato non poco allarme sociale: erano in tanti invero, ad aver avvertito i 5 colpi di arma da fuoco che, solo per caso fortunoso, si erano conficcati tra le lamiere.
Il motivo scatenante era dovuto al futile motivo dell'interruzione di una relazione sentimentale tra il 32enne ed una delle donne viaggianti sulla Mercedes, motivazione che dapprima ha determinato l'uomo ad armarsi e a sparare e, successivamente, sospettando di essere braccato, a darsi all'irreperibilità insieme al complice.
I Carabinieri della Compagnia di Trani hanno individuato i responsabili, accertando i rispettivi ruoli - il 32enne avrebbe sparato i colpi di pistola, mentre il 34enne conduceva una Bmw scura con la quale i due sono fuggiti. La Procura della Repubblica di Trani ne ha dichiarato quindi la latitanza.
Il 34enne albanese aveva a carico altri due provvedimenti restrittivi emessi dal Tribunale di L'Aquila per scottanti reati quali l'evasione, la violenza sessuale aggravata, il porto abusivo di armi in luogo pubblico e la rapina, circostanze per le quali era ricercato da oltre 2 anni.
Acclarata di conseguenza la pericolosità dei ricercati, certamente armati e molto probabilmente nelle condizioni di poter fruire degli aiuti di una rete di protettori che ne facilitavano la latitanza, i militari hanno dapprima focalizzato l'area di interesse, delimitata nella campagna a nord-est di Cerignola e a seguire setacciato a più riprese i casolari dove appariva probabile la permanenza dei ricercati.
Mediante l'analisi di un tabulato telefonico relativo ad un'utenza presumibilmente in uso ad uno degli indagati, i Carabinieri di Trani si sono spinti in contrada San Vito, dove, al termine di un'attenta pianificazione che consentisse di agire in sicurezza e sbarrare eventuali vie di fuga, sono intervenuti con l'aiuto dei colleghi della locale stazione e fatto irruzione.
Nella struttura perquisita, una masseria in aperta campagna, sono stati arrestati i due albanesi ricercati insieme ad altre 4 persone, tra le quali una ragazza 25enne di origine cubana e altri tre albanesi rispettivamente di 29, 24 e 31 anni.
Alla vista dei Carabinieri hanno tentato la fuga, ma, constatato il numero delle forze in campo, non hanno opposto particolari resistenze; in loro possesso i militari hanno rinvenuto un kit completo di stupefacenti comprendente 127 grammi di marijuana, 87 grammi di cocaina, 48 grammi di hashish, 3 grammi di eroina, oltre a materiale vario di confezionamento, sostanze da taglio e la somma contante di 5000 euro frutto delle illecite attività.
Su alcuni tavoli, il gruppo aveva pronte all'uso 2 pistole, una cal. 9 e una cal. 40, entrambe provviste di munizionamento, sulle quali sono in corso accertamenti tecnici volti a stabilire in quante e quali situazioni siano state eventualmente impiegate.
Tratti in arresto e associati nella casa circondariale di Foggia, gli indagati dovranno rispondere in concorso tra loro di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio e di detenzione illegale di armi.
I due albanesi latitanti, dovranno altresì rispondere di tentato omicidio in concorso e di porto illegale di armi, oltreché della detenzione di documenti falsi trovati in possesso al solo 34enne.
Luigi Palumbo