Cronaca
Tentano rapina nel napoletano, due banditi uccisi da un gioielliere
ERCOLANO, 7 OTTOBRE 2015 - Due banditi sono stati uccisi a Ercolano in provincia di Napoli durante un tentativo di rapina. A sparare, intorno a mezzogiorno, sarebbe stato un gioielliere con la sua pistola regolarmente dichiarata. Il commerciante, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri che stanno indagando, aveva appena prelevato alcune migliaia di euro in banca e era diretto a un deposito di bibite e detersivi di un parente. Ma si è accorto di essere seguito da due uomini in motorino e quando i borseggiatori sono entrati in azione all’angolo tra via Alveo e Corso Resina, nel cortile del deposito, il gioielliere è stato più rapido e ha sparato agli aggressori. [MORE]
I loro corpi sono stati trovati a venti metri di distanza, uno era ancora accasciato sul motorino. Il gioielliere è molto noto ad Ercolano e da anni esercita la sua professione. L'uomo, già in passato aveva subito rapine e aveva rinnovato da poco il porto d'armi. È interrogato dal pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Pierpaolo Filippelli nella sede della Tenenza dei carabinieri di Ercolano alla presenza del suo avvocato Maurizio Capozzo. Al momento l'uomo - C.S., di 68 anni - non è indagato e i militari stanno assumendo «sommarie informazioni» sull'accaduto.
I carabinieri hanno identificato i due rapinatori uccisi: si tratta di Bruno Petrone, di 53 anni, e di Luigi Tedeschi, di 51 anni, entrambi napoletani ed entrambi con precedenti penali. Sul piazzale teatro del tentativo di rapina e dell'uccisione, è giunta la moglie di uno dei due pregiudicati. La donna si è lanciata in invettive contro il gioielliere: «Ha sbagliato anche lui e deve pagare», ha gridato ai giornalisti.
Tiziano Rugi
Foto: Repubblica.it