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IL CAIRO, 1 FEBBRAIO 2014 - Il deposto presidente egiziano Mohammed Morsi è stato condotto questa mattina all’Accademia di polizia alla periferia del Cairo dove è in corso uno dei quattro processi a suo carico. Lo ha reso noto il sito del quotidiano di Stato “al Ahram”.
L’islamista Morsi è rinchiuso in un carcere nella città costiera di Alessandria e nella precedente sessione di questo processo, iniziato a novembre, non era presente in aula, causa del maltempo. Morsi e altri 14 imputati della sua amministrazione del partito del Fratelli Musulmani sono accusati di aver incitato alll'uccisione di 12 manifestanti nel dicembre 2012.
L’ex presidente, che ha guidato l’Egitto per un anno, prima di essere deposto sull’onda di massicce proteste lo scorso luglio, rischia la pena di morte. Al momento Morsi è apparso solo due volte in tribunale. Martedì era in aula per il processo relativo alla sua evasione dal carcere nel 2011. In questa sede si è dichiarato “presidente legittimo” dell’Egitto, affermando di essere vittima di un processo politico.[MORE]
Continua l'aria di guerra civile a Il Cairo, dove le violenze sono ancora all'ordine del giorno. Ancora nuove vittime a causa delle manifestazioni di protesta, indette dai seguaci dei Fratelli Musulmani e degenerate in disordini, in occasione del venerdì festivo islamico.
Secondo quanto comunicato nelle ultime ore dal ministero della Sanità, almeno una persona è morta al Cairo nelle ultime 24 ore mentre altre 35 sono rimaste ferite, quattordici delle quali ricoverate in ospedale.
Teatro principale dei tumulti, oltre alla capitale egiziana, è stata questa volta la provincia di al-Gharbiyya, nel Delta del Nilo.
Michela Franzone