Tensioni a Gerusalemme dopo l'uccisione del giovane palestinese
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GERUSALEMME, 3 LUGLIO 2014- L’aria resta tesissima a Gerusalemme dopo l’omicidio dei tre giovani israeliani e l’assassinio di un 16enne palestinese a Gerusalemme Est. I funerali di quest’ultimo, Mohammed Abu Khdeir, che si sarebbero dovuti tenere giovedì 3 luglio, secondo fonti della Bbc sono stati rimandati perché le autorità israeliane non avrebbero ancora restituito il corpo ai familiari per l’autopsia. [MORE]
L’insofferenza e la protesta crescono anche sui social network, dove, soprattutto tramite Twitter l’hastag #mohammadabukhdair raccoglie foto e ricordi del giovane ucciso. L’atto è stato condannato piuttosto unilateralmente e il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto ad Israele «la punizione più ferma degli assassini se vuole veramente la pace». Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha condannato lo «spregevole omicidio» e ha rivolto un appello a non «farsi giustizia da soli». Condanna anche dall’Onu e dalla Ue.
Non appena la notizia dell’uccisione del giovane Mohammed ha fatto il giro del Paese, circa 200 ragazzi palestinesi si sono scontrati con gli agenti israeliani a Gerusalemme. A lancio di pietre la polizia ha risposto con granate e proiettili di gomma.
Al momento si parla di 232 feriti. Nel frattempo altri scontri si sono registrati anche a Qalandya, in Cisgiordania, e a Beit Fajjar e a Betlemme.
Federica Sterza