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Tennistavolo Norbello: in Russia sconfitta con qualche attenuante nel terzo turno di ETTU Cup
NORBELLO , 17 NOVEMBRE 2018 -
Seppur con tanti sacrifici, anche la più lunga trasferta di tutti i tempi mai pianificata dal Tennistavolo Norbello è andata a compimento. A parte il risultato negativo (messo in preventivo contro una testa di serie affrontata senza l’utilizzo di Magda Sirkoska, l’atleta polacca più quotata del team norbellese), rimane l’aver coltivato ottimi rapporti con la dirigenza di Taganrog che ricambierà la visita venerdì prossimo nell’impianto di via Azuni (inizio alle 18:30). “In questi giorni che hanno preceduto l’incontro – rammenta il presidente Simone Carrucciu - mi sono interfacciato con il coach russo Sergey Belovol, persona squisita che si è reso disponibile per venirci incontro su tanti aspetti logistici. La nostra esperienza consolidata nell’organizzazione di eventi internazionali mi permette di dichiarare che le ragazze del TMK Tagmet (e dirigenti al seguito) saranno le benvenute qui a Norbello e spero che possano rientrare a casa loro con un ottimo ricordo del Guilcer”.
Sarà una gara a senso unico anche al ritorno? “A malincuore dobbiamo badare maggiormente ad un campionato che ci attende tra una settimana con ben tre importanti e delicate gare da disputare a Bolzano. Non dobbiamo caricare di stress le ragazze titolari che preferirei fossero riposate e lucide. Per la Coppa cercheremo comunque di formare un collettivo dignitoso che tenga alto l’onore norbellese. Ringrazio Eliseo e le atlete per la pazienza mostrata nel partecipare ad un impegno per nulla agevole sotto molteplici punti di vista”.
Coppa Europea Femminile – ETTU Cup Woman |
Terzo turno (Andata) |
Sabato 17/11/2018 |
Ore 14:00 |
Sede di Gioco |
Taganrog - Russia |
TMK-TAGMET Taganrog (Russia) |
Tennistavolo Norbello Comuni del Guilcer |
3 |
0 |
TUTTO MOLTO ALLA SVELTA
Si arriva trafelati, con- 4 gradi di temperatura sul groppone, nella capiente palestra dove un folto pubblico si fregherà le mani per l’andamento di una gara che asseconderà pienamente i suoi desideri. Il tecnico Eliseo Litterio compila il suo refertino che rilegge con attenzione prima di consegnarlo al direttore di gara.
Il sorteggio dice che Gaia Smargiassi deve aprire la serie delle sfide, misurandosi con la n.1 Yulia Prokhorova. La supremazia locale è netta nelle prime due frazioni, ma l’atleta vastese dimostra di aver tanto repertorio in serbo che non riesce ad esternare nella sua completezza. Infatti nel terzo parziale la giallo blu gioca un tantino meglio ma il risultato è palesemente a favore della sesta giocatrice più forte della Russia.
Dopo la sfida che Diana Styhar ha perduto con Valentina Sabitova si è avuta la sensazione che la pongista ucraina potesse anche farcela. Però tante componenti, tra cui l’eccessiva stanchezza, ha consentito alla norbellissima di acquisire appena il terzo set.
A rendere il match particolarmente fulmineo (un’ora di gioco) ci pensa Martina Mura, che merita sicuramente un monumento per la disponibilità nell’affrontare un lungo viaggio dal Golfo degli Angeli sino al Mar d’Azov, venendo amorevolmente incontro alle esigenze di una società che in questi giorni deve fare i conti con le prossime tre gare di campionato di A1 femminile e il match di ritorno in Coppa. Martina, impegnata nei ranghi guilcerini più come tecnico dei bambini e dei paralimpici, e quindi per nulla allenata, è riuscita comunque ad esprimersi come ai vecchi tempi quando nelle categorie giovanili riusciva a dire la sua nei tornei nazionali. Perde anche lei 3-0 opposta a Margarita Fetukhina.
“Siamo arrivate a Taganrog molto stanche – ha poi dichiarato la stessa Martina Mura - ma soprattutto abbiamo avuto l’opportunità di abbassare le palpebre solo per brevi momenti e per di più non al massimo del comfort nei vari aeroporti che ci hanno accolto”.
La venticinquenne cagliaritana mette subito le mani avanti per inquadrare al meglio una situazione, al limite della sopravvivenza, che certe trasferte comporta. Poi continua con la sua disamina: “Della gara c’è poco da dire, con un po’ più di riposo alle spalle avremmo potuto impegnare di più le nostre avversarie; penso soprattutto a Diana che praticamente non ha mai chiuso occhio durante il viaggio. Non vedo l’ora di rilassarmi un po’ in albergo, in attesa di fare un giro in questa città ricca di storia e di cultura. Avrò un bel ricordo dell’ospitalità russa, sicuramente del numeroso pubblico che è venuto all’incontro, del bell’impianto anche se provvisto di un’illuminazione che ci ha dato particolarmente fastidio; ma a scanso di equivoci, non sto accampando scusanti, il TMK Tagmet ha strameritato di vincere”.