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Tennistavolo Norbello: Catalin Negrila conferma ma in versione tecnico

NORBELLO, 17 AGOSTO 2020 - Un libro ancora apertissimo, quello sul pongista romeno Catalin Negrila, che chissà quando potrà contemplare un indice definitivo. Intanto è prossimo alla stesura il terzo paragrafo del capitolo dedicato al Tennistavolo Norbello, questa volta raccontato con una variante significativa: l’autore protagonista, più che giocando, nella stagione 2020 – 2021, quella del ritorno nella massima serie nazionale, avrà modo di sviluppare le sue rinomate conoscenze come tecnico di indiscussa esperienza.

Lasciando un momento da parte la sua carriera agonistica, Catalin può tranquillamente ammettere di aver contribuito, dalla panca, alla conquista di oltre 150 titoli ai Campionati Italiani Giovanili nelle sue precedenti esperienze a Genova, Castel Goffredo e Verzuolo. Ci mise del suo anche nelle fasce d’età più adulte quando cooperò alla vittoria di tre scudetti con la A1 femminile del Castel Goffredo permettendosi pure il lusso di partecipare ad una finale di Champions League con lo stesso club mantovano.

Il bello è che fino a qualche mese fa, con 47 primavere alle spalle, riusciva a tenere a bada ostici avversari di gran lunga più freschi di lui e intenzionati a rovinare la leadership della A2 maschile giallo blu che seppur a tre giornate dal termine, stava gestendo a mani basse. E non è detto che questa verve atletica venga riesumata a tempo debito.

La sua incontaminata tempra agonistica ebbe un esemplare spaccato nell’ultima edizione del Trofeo Internazionale Città di Norbello quando si impose in finale sul suo compagno (nel frattempo diventato ex) e fuoriclasse cileno Juan Lamadrid. Proprio da quella gara, molto bella e combattuta, la dirigenza giallo blu ebbe ulteriori segnali concreti di come la serietà è da preferire al genio e alla sregolatezza. Certo è che tutta la bravura di Catalin deriva da un curriculum individuale da pelle d’oca: agli svariati titoli romeni giovanili si aggiungono anche due titoli nazionali a squadre e poi non dimenticherà mai la medaglia di bronzo a squadre conquistata ai Campionati Europei Juniores svoltisi a Granada (Spagna) nel 1991.

Assieme al riconfermato maestro Eliseo Litterio, il corpo allenatori del team guilcerino assume connotati importanti, anche se un campionato a undici squadre va gestito con la massima prudenza.

“Siamo felici che Catalin abbia deciso di restare con noi per il terzo anno consecutivo - gioisce il presidente Simone Carrucciu - e in questa nuova doppia veste di “tecnico/atleta”; la sua competenza e soprattutto la spiccata maturità ci consentirà di gestire al meglio una stagione, sicuramente difficile, in cui gli sbalzi d’umore saranno frequenti nella desiderosa ricerca della salvezza. Gli auguro di poter incrementare le storie del suo densissimo album dei ricordi con una nuova e splendida esperienza insieme”.

Incuriosisce sapere anche i motivi che hanno indotto il campione romeno a rinnovare il suo rapporto con il club del centro Sardegna: “Su tutti la serietà dell'ambiente sportivo – dice Catalin Negrila – e poi il calore umano sprigionato dentro e fuori della palestra. Inoltre, la voglia costante di migliorarsi, percepita a livello societario, dà tanta carica ed entusiasmo”.

Negrila è reduce da una promozione indiscussa ma tutt’altro che semplice: “Tornare ai massimi livelli è stato l'obiettivo primario vista la retrocessione un po’ strana patita nell’anno precedente. Abbiamo lottato dalla prima all'ultima giornata mantenendo sempre la prima posizione in classifica”.

Il futuro della A1 maschile, viste le incertezze sanitarie, lo commenta così: “Sarà un campionato tutto da scoprire, partendo dalla formula, che non è stata ancora decisa. Le squadre di punta si sono rinforzate e sarà sicuramente una bella lotta”.

L’ultima dichiarazione è rivolta ai suoi dirigenti: “Ringrazio la società per la fiducia accordata e spero di dare un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi sportivi della nuova stagione. Saluto calorosamente tutti i nostri tifosi, non vedo l'ora di rivederli”.