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Tennis, inarrestabile Djokovic

 MONTREAL (CANADA), 15 AGOSTO 2011 - Il numero uno del mondo vince anche l’Atp di Montreal in Canada, aggiudicandosi così il nono torneo di questa stagione entusiasmante per il serbo, ammorbante per qualsiasi sfidante abbia la sfortuna di incrociarlo in tabellone.

L’ennesima finale vinta rappresenta per Nole la cinquantatreesima vittoria del 2011, su un totale di 54 match disputati: una dimostrazione di strapotere fisico e mentale disarmante.[MORE]

Stavolta l’affermazione è giunta dopo una partita piuttosto tirata, contro un avversario sulla carta senza speranze di impensierire il campione; eppure il campo ha mostrato sensazioni diverse da quelle prevedibili: l’americano Fish ha infatti costretto Djokovic a guadagnarsi il trofeo, riuscendo perfino a strappargli un set.

Fish era giunto piuttosto in sordina a questa finale, favorito soprattutto dalla precoce e sorprendente uscita di scena sia di Federer, eliminato dal solito Tsonga (il francese, ormai bestia nera dello svizzero, era poi stato travolto in semifinale da Novak), sia di Nadal, fuori già al secondo turno contro il semisconosciuto Dodig.

L’avvio di Djokovic è piuttosto contratto, con continue smorfie del volto che accompagnano la sua frustrazione fino al 2-2. Poi il serbo cambia marcia e chiude il set in appena 38 minuti, conquistando quattro game consecutivi.

Ma nel secondo set si accontenta di aspettare l’errore dell’americano, senza spingere più di tanto. Fish ne approfitta per prendere fiducia, aggiudicandosi il parziale per 6-3 e spingendo così l’incontro al decisivo terzo set.

Nell’ultima frazione di gioco, Nole rialza l’asticella del suo livello di tennis e improvvisamente per Fish ridiventa difficile stargli dietro. Tuttavia il tennista statunitense rivela un meritevole orgoglio, che lo porta ad annullare ben tre match-point all’avversario.

Il serbo però sente ormai l’odore del sangue e non ha intenzione di farsi scappare la preda: 6-4 finale e solita gioia rabbiosa, incontenibile, contagiosa.

Ha da pochi mesi conquistato la vetta del tennis mondiale, ma il suo regno sembra destinato a durare a lungo.

Nel frattempo non c’è tempo per riposarsi: domani già si parte per Cincinnati, in attesa dell’ultimo Slam della stagione, a New York.

La domanda è sempre la stessa: chi fermerà il campione di Belgrado?

 

Maurizio Grimaldi