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Tennis: chi fermerà Djokovic?

 ROMA, 10 MAGGIO - Al via gli internazionali di tennis di Roma, che anche quest’anno promettono spettacolo, con tutti i big presenti all’appello.

Eppure gli appassionati avranno ancora la resaca (termine spagnolo con cui si indica quella sensazione di capogiro e spaesamento avvertita il giorno dopo una sbornia, al risveglio) emozionale provocata dall’ubriacante esibizione agonistica offerta da Novak Djokovic nella finale dell’ATP di Madrid, giocata domenica contro l’idolo di casa, nonché tuttora numero uno al mondo.[MORE]

Spalti gremiti, pubblico caldo, atmosfera calda, suolo caldo, eppure tutto freddo in confronto alla risposta del serbo sulle battute del mallorchino: Nole ha dominato l’intero match, facendo il bello e il cattivo tempo. Va avanti nel primo set sul 4-0, si fa rimontare sul 5-5, ma poi chiude appena prima del tie-break; si fa breakare nel secondo set, ma poi arrivano due contro-break e infine chiude la partita con un poco eloquente 7-5, 6-4.

In effetti la vittoria è stata nel gioco più netta di quanto riveli il punteggio finale: il serbo è sembrato una macchina emotiva, mai scalfita né dalle urla dei tifosi dell’avversario (in tribuna per sostenere Nadal anche alcuni big del Real Madrid: a ben vedere, saranno loro che portano sfiga, considerando anche i risultati non certo esaltanti della banda di Mourinho?) né dal ritorno di Rafa (almeno nel primo set).

Insomma l’ennesima vittoria consecutiva per Djokovic, imbattuto da 32 incontri (sempre più vicino ai record di Borg, 33, e McEnroe, 42). Talmente superiore in questo momento da non far più notizia, nemmeno quando ferma il record di imbattibilità di Rafa sulla terra rossa (37), piegando il rivale per la prima volta su questa superficie (finora regno incontrastato dello spagnolo).

Tuttavia il ragazzone serbo riesce ancora a divertire ed impressionare: la speranza è che quindi possa illuminare con le prestazioni a cui ci ha abituato anche il tabellone del torneo di Roma.