Tender Hearted, un diario musicale: intervista a Diana Winter
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SOVERATO (CZ), 4 NOVEMBRE 2015 - Il secondo album di Diana Winter è stato prodotto tra l'Italia e l'Inghilterra ed è stato pubblicato pochissimi giorni fa da Beta Produzioni. In questa intervista l'artista ci parlerà di Tender Hearted e del suo modo di fare musica.
Buona lettura!
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Musicista sin da bambina, duetti importanti e concerti per tutta l'Europa. Ma cos'è la musica per Diana Winter?
La musica è una forma d'arte che amo conoscere sempre più approfonditamente e che cerco di rispettare al massimo. È anche un veicolo attraverso il quale riesco ad esprimermi a pieno, e regala tanta bellezza.
Uno dei punti di forza dei brani di Tender Hearted è la ricchezza stilistica e tematica, da cosa sei stata così tanto ispirata per la composizione di questo disco?
Sono stata ispirata e contaminata dalle molteplici esperienze che ho fatto durante tutti gli anni di scrittura e di produzione dell'album: il secondo tour con Giorgia, il lavoro sui testi nel Regno Unito insieme a Phil Gould, la partecipazione a un talent in tv, le varie collaborazioni all'estero, l'approfondimento dello studio della voce e ovviamente....la vita personale
Qual è il tuo ingrediente per la buona riuscita di un difficile mix tra fruibilità e ricercatezza?
Sinceramente quando scrivo e produco non ci penso.... non credo che si possa avere una palla di vetro per questo. Mi preoccupo solo di rispettare la mia personale estetica della musica, e di dire le cose che ho da dire nel modo più vero possibile, sperando di poterle condividere con chi ascolterà.
Dal tuo debutto a Tender Hearted sono passati diversi anni, qual è l'esperienza che più ha influito alla tua crescita artistica?
Credo che in questi anni io abbia abbandonato la giovanissima età per abbracciare l'età adulta
A livello nazionale ti ha interessato qualche recente uscita discografica?
Ainè, Serena Brancale, Bottega Glitzer, Filippo Gatti, About Wayne, Ilenia Volpe
Quali buoni propositi hai per il tuo prossimo futuro?
imparare a suonare il sax!!! ....e essere più ordinata
Vuoi salutare i lettori di GrooveOn con tre – anche più – album che ti senti in dovere di consigliare?
Tre sono pochissimi!!!!ma alcuni tra gli immancabili sono sicuramente
what cha' gonna do for me di Chaka Khan- 1981
Tidal di Fiona Apple
Koln Concert di Keith Jarreth
Paranoid & Sunburnt degli Skunk Anansie
K& D sessions- Kruder & Dorfmeister
Friday night live in San Francisco -Al di Meola, John Mc Laughlin, Paco del Lucia
Federico Laratta
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