Cronaca
Tempio, oggi i funerali delle tre vittime. Frigeri: "Provo rimorso per quello che ho fatto"
CAGLIARI, 21 MAGGIO 2014 – Si svolgeranno oggi alle ore 15 nella Cattedrale di San Pietro Apostolo, a Tempio Pausania, i funerali di Giovanni Maria Azzena, Giulia Zanzani e del piccolo Pietro. Nella giornata di ieri le salme sono state accolte da un centinaio di persone che attendevano l’arrivo dei feretri nella chiesa della Madonna del Rosario , dove è stata allestita la camera ardente. [MORE]
Intanto le indagini proseguono e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Col passare dei giorni la tesi della vendetta per usura inizia a vacillare, mentre diventa più solida la pista che lega il movente a dissapori tra Azzena e Frigerio a causa della gestione degli affari che i due intrattenevano: vittima e presunto assassino, secondo alcune indiscrezioni, investivano insieme del denaro in automobili e gioielli preziosi. Si attendono anche gli esiti degli esami effettuati dai Ris, che sul luogo del delitto hanno trovato numerose tracce ematiche; tramite il test del DNA si verificherà se il sangue appartiene esclusivamente alle vittime oppure se siano la prova della presenza nella casa di uno o più estranei. In questo caso gli investigatori potrebbero decidere di compiere uno screening di massa per identificare eventuali individui d’identità ignota, proprio come è avvenuto nelle indagini per il delitto della piccola Yara Gambirasio.
Nel frattempo all’uomo fermato per il triplice omicidio, Angelo Frigeri, è stato assegnato un nuovo difensore, il terzo; dopo la rinuncia del primo avvocato, anche Gianfranca Sotgiu, avvocato d’ufficio, aveva rimesso l’incarico senza precisarne le motivazioni. Negli interrogatori dei giorni scorsi il presunto assassino aveva fornito diverse versioni dei fatti e, in un caso, aveva ammesso di aver aiutato i killer a compiere la strage. In un altro momento ha invece dichiarato di essere stato bloccato per strada da due napoletani che lo avrebbero costretto a entrare in casa Azzena, a ripulire la scena del crimine e a spostare i tre corpi ormai senza vita. Infine, dopo aver ammesso di avere dei sensi di colpa per ciò che ha fatto, ha deciso di non parlare più.
Oltre ai parenti delle vittime, a Tempio vive momenti di grande sconforto anche la famiglia di Angelo Frigeri, nota in città poiché il padre Giorgio gestisce una ferramenta nel centro storico. Ed è proprio il genitore sessantaduenne, attraverso i microfoni dei giornalisti, a invitare il figlio a parlare e raccontare tutto quello che sa: “Potrebbero aiutarlo e magari non andrebbe neppure in carcere”.
(Foto da: giornalettismo.com)
Vanna Chessa