Cronaca
Telecom, in corso il presidio unitario a Montecitorio
CATANZARO, 17 DICEMBRE 2013 - Prosegue anche oggi, Martedì 17 Dicembre, la mobilitazione di lavoratori e sindacati a difesa di Telecom: è in corso infatti dalle ore 9.30 fino alle 14.00 un presidio/manifestazione di fronte a Montecitorio per chiedere la riforma dell’Opa, così come da emendamento Mucchetti-Matteoli, e per sollecitare la convocazione di un tavolo governativo sul futuro di Telecom Italia.
Gli ultimi eventi legati alla vendita di Telecom Argentina, al convertendo ora sotto verifica di Consob rendono quanto mai urgente il coinvolgimento di tutte le istituzioni sul futuro di un’azienda centrale per lo sviluppo del paese.
Dalla Calabria sono partiti RSU e delegati di Telecom e di Telecontact per partecipare all’iniziativa odierna a difesa del gruppo Telecom, che nella sola Calabria occupa più di 1500 persone.
La SLC CGIL Calabria ha deciso di partecipare attivamente all’iniziativa odierna garantendo la presenza di diversi dirigenti sindacali ed RSU provenienti dal mondo Telecom sia per le province di CZ, CS e RC che da Telecontact, una azienda che rientra nel perimetro occupazionale di Telecom Italia, e che a Catanzaro occupa circa 600 giovani tra lavoratrici e lavoratori. [MORE]
La Slc Cgil Calabria denuncia la completa assenza di trasparenza con cui la vicenda Telecom viene trattata dal Governo nazionale. Non si capisce perché il premier Letta una volta convocati i vertici di Telefonica, non ha comunicato al Paese le intenzioni della azienda subentrante, in termini di obiettivi che da perseguire, e soprattutto quale siano le misure da mettere in campo per salvaguardare un’azienda strategica per l’ammodernamento del Paese.
Il Governo deve convocare le parti sociali e indicare attraverso quali strumenti e con quali risorse intenda recuperare il ritardo italiano nello sviluppo della banda larga. In assenza di una convocazione da parte del Governo, la difesa degli interessi del Paese e di quelli dei lavoratori del gruppo Telecom Italia passerà attraverso lo sciopero e una grande manifestazione nazionale, cui la Calabria non farà mancare il suo apporto.
SLC CGIL CALABRIA
(Notizia segnalata da D. Carchidi)