Tbc resistente: per Medici senza frontiere farmaci salvavita troppo costosi
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Tbc resistente: per Medici senza frontiere farmaci salvavita troppo costosi

mercoledì 23 marzo, 2016

ROMA, 23 MARZO 2016 – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la tubercolosi (Tbc), assieme all’Aids, è la principale causa di morte per malattie infettive nel mondo. La buona notizia è che esistono due molecole che sono in grado di salvare la vita anche a chi è affetto dalle forme più resistenti della malattia, ovvero la “bedaquilina” e la “delamanid”. Ma l’importante organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere accusa che soltanto il 2% delle persone affette dalle forme più gravi di Tbc hanno accesso a questi medicinali a causa del prezzo troppo elevato. MsF afferma che occorrerebbe abbassare del 98% (almeno per quanto riguarda la molecola delamanid) il prezzo dei due medicinali se si vuole salvare la vita ai circa 150.000 pazienti che sono affetti da questa malattia. La bedaquilina è commercializzata dal colosso farmaceutico americano Johnson&Johnson, mentre del delamanid si occupa la giapponese Oysuka Pharmaceutical.

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Yoseph Tassew, coordinatore medico Msf per la Russia, ha affermato: «Finalmente abbiamo nuovi medicinali contro la Tbc che possono salvare la vita ai pazienti più malati. E’ frustrante non poter offrire questa speranza a tutte le persone che avrebbero bisogno dei farmaci». Sempre secondo MsF, il prezzo per un singolo trattamento corrente nei casi di Tbc resistente è sceso tra i 1.800 e i 4.600 dollari rispetto ai 4.400 e i 9.000 dollari del 2011.
 

Alessio Crapanzano

(FOTO: tantasalute.it)
 


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