Politica
Tav, presidenti di Piemonte e Lombardia pronti al referendum se governo dice “no”
ROMA, 10 GENNAIO - I governatori di Piemonte e Lombardia, Sergio Chiamparino, e Attilio Fontana, si sono schierati a favore della Tav e pronti a un referendum consultivo nelle regioni.
Chiamparino ha affermato che le valutazioni differenti fatte dalla Lega e M5S sulla Torino-Lione costituiscono "un'altra crepa nel governo" e che lo stesso "non ha più alibi”. Il governatore del Piemonte ha inoltre aggiunto: "Chi vincerà lo scontro? Bisognerebbe chiederlo a Di Maio o a Salvini. Certamente, l'esito non sarà comunque positivo per il Paese e per il Piemonte, perché determina una situazione di incertezza".
"I dati tecnici ci sono, li completi e decida. Se dirà no alla Tav, chiederò al Consiglio regionale di indire con apposita legge un referendum consultivo al quale, se lo riterranno, potranno unirsi i colleghi di Veneto, Lombardia, Valle d'Aosta, e Liguria, in modo da avere una grande giornata in cui tutto il Nord Italia si pronunci su un eventuale decisione di bloccare la Tav" ha continuato Chiamparino.
Attilio Fontana, interpellato sulla proposta di referendum consultivo nel caso in cui il governo decida il no alla Tav, ha affermato: "Ribadisco quello che ho sempre detto: la Tav è un'opera che serve e che va fatta. Se per raggiungere questo obiettivo è necessario un referendum faremo anche questo".
Anche Patrizia Ghiazza, promotrice del Comitato “Sì, Torino va avanti”, in occasione della presentazione della manifestazione pro Torino-Lione - che si terrà sabato a Torino – ha lanciato un appello al governo e a Di Maio, chiedendo "un po' di attenzione" anche "ai manifestanti italiani e non solo a quelli francesi", riferendosi alle parole di sostegno del vicepremier verso la protesta dei gilet gialli in Francia.
Federico Ferro
fonte immagine laquotavincente.it