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PADOVA, 7 DICEMBRE 2014 - Il governo tira dritto sulla Tav Brescia-Padova. Riunione degli amministratori delegati delle Ferrovie, di Rfi e di Italferr, dei rappresentanti dei consorzi Cepav 2 e Iricav 2 e dei prefetti di Brescia, Verona e Padova con il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi giovedì sera a Roma, dove si è ribadito l’inserimento dell’Alta Velocità a Nordest sia nello "Sblocca Italia" che nella Legge di Stabilità. Il ministero ha stilato un cronoprogramma che vede entro fine anno la firma dell’atto integrativo tra il consorzio Iricav 2 e Rfi per la tratta Verona- Vicenza mentre quello per la Vicenza-Padova potrà essere anche il mese dopo, mentre entro il 30 giugno 2015 dovranno aprire i cantieri sulla Brescia- Verona e dovrà essere presentato il progetto definitivo della Verona-Vicenza. [MORE]
"L’impressione è che dopo il tira-e-molla dei mesi scorsi, superate alcune perplessità, il governo abbia deciso finalmente di procedere con rapidità e concretezza" cha detto ommenta Franco Miller, delegato di Confindustria per le Infrastrutture. "A preoccuparci, adesso è l’atteggiamento dei Comuni, che continuano a porre ostacoli ad un’opera fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e del Nordest. L’impatto è di gran lunga inferiore a quel che si dice e se anche dovesse costare qualche sacrificio, è per il benessere di tutti. So che Cepav 2 è disponibile a trattare ma la richiesta delle compensazioni di non si trasformi in un mercato dell’assurdo a scopo ostruzionistico".
Dello stesso avviso Lupi: "Ora bisogna fare i miracoli. Il rischio è che l’Italia muoia, non abbiamo più tempo. Ricordiamoci che in trenta giorni chiudono decine di aziende, e noi con questo progetto invece daremo lavoro, con ricadute anche nel territorio. Si devono bruciare le tappe".
Federica Sterza