Economia
Tasse sulla casa: arrivano insieme Tasi, Tari e Imu
ROMA, 2 SETTEMBRE 2014 – Ad aspettare gli italiani al rientro delle ferie quest’anno ci sono le tasse sulla casa. Imu, Tari e Tasi infatti incombono su tutti i cittadini che occupano un’abitazione, nessuno ne uscirà indenne. In più a rendere traumatico il rientro c’è il fatto che gli italiani non avranno molto tempo per adempiere ai loro doveri, ma dovranno fare le corse per pagare le tasse dal momento che i comuni stanno emanando con molta calma le delibere delle tariffe. Dai dati ricavabili dal ministero delle Finanze è risultato che su un totale di 8.057 comuni italiani sono state pubblicate solo 3.243 delibere Imu, 4.567 delibere Tasi e 2.982 delibere Tari.
In particolare la Tasi, nuova tassa sui servizi indivisibili, si rivolge al proprietario della struttura se la casa non è locata, altrimenti va suddivisa tra proprietario (che deve pagare tra il 70 e il 90%) e l’inquilino; la Tari (tassa sui rifiuti) invece è per chi occupa l’immobile e l’Imu, sempre a carico del proprietario. Alcuni italiani si potranno quindi trovare a dovere pagare anche due tasse insieme.[MORE]
A complicare inoltre ancora la vicenda c’è il fatto che ogni tassa ha suoi tempi e modalità per essere pagata. Per il pagamento della Tasi bisogna tener conto della data della pubblicazione della delibera sul sito www.finanze.it. Nei circa 2000 comuni in cui le amministrazioni sono riuscite a pubblicare entro fine maggio e che non abbiano deciso tempistiche diverse, i contribuenti hanno già pagato la prima rata entro il 16 giugno e dovranno versare il saldo entro il 16 dicembre. Nei comuni che invece hanno deliberato le aliquote tra giugno e il 10 settembre, con pubblicazione entro il 18 settembre, i contribuenti dovranno versare la prima rata entro il 16 ottobre e il saldo il 16 dicembre. E poi ci sono ancora circa 3.500 amministrazioni che ancora non hanno deliberato a riguardo, se non lo faranno entro due settimane, i cittadini saranno costretti a pagare tutto in un’unica soluzione entro il 16 dicembre.
Per pagare la Tari invece bisogna aspettare la richiesta del comune: questa viene calcolata in due parti: una prima parte in acconto sulla base della tariffa del 2013 e il saldo a conguaglio sulla base della tariffa nuova. Ai comuni è lasciata anche per quest’anno la facoltà di usare, adeguandole, le vecchie tariffe Tarsu. Per pagare si deve indicare nel modello F24 il numero della posizione tributaria di cui non si dispone. Nessuna novità invece per il pagamento dell’Imu, a pagarlo saranno tutti i proprietari di abitazioni principali di categoria A/1, A/8 e A/9 e di tutti gli immobili diversi dalla abitazioni principali.
Michela Franzone